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Apple: “Ecco perchè App Store ha avuto successo”

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Eric Jue, senior product manager di iPhone per il marketing internazionale di questo prodotto, è in tournée in Europa. Indice del successo globale che Apple sta ottenendo con iPhone: i manager di Cupertino viaggiano per incontrare la stampa dei vari Paesi europei (e non solo) con lo scopo di comunicare ancor più nel dettaglio come sta evolvendo il fenomeno iPhone e per raccogliere il feedback dai giornalisti stessi.Macity questa mattina ha incotnrato Eric Jue, insieme ad altri associati di Apple, per una chiacchierata di più di un’ora. Abbiamo visto insieme le ragioni del successo di iPhone, i possibili sviluppi di questo prodotto e alcune delle innumerevoli applicazioni che hanno fatto la loro comparsa nell’App store, o che stanno per farla.La considerazione che in questa fase storica del mercato Apple stia attraversando un momento di successo senza precedenti anche e soprattutto nel settore dei telefoni cellulari con l’iPhone3G non sfugge a Jue: “àˆ un successo mondiale incredibile. Lo sappiamo tutti, ma forse vale la pena pensarci un attimo per capirne fino in fondo la portata. Negli ultimi 6-9 mesi l’iPhone 3G è stato lanciato in 70 Paesi diversi, ovunque con una ricezione straordinaria, ed è un successo ancor più grande di quello ottenuto con il primo iPhone, lanciato invece in soli 6 Paesi. Fino a questo momento sono stati venduti (dati a dicembre 2008) 17 milioni di iPhone. Abbiamo cambiato quello che la gente pensava dell’uso del telefono”.

Una considerazione che per il manager è molto importante è relativa al ruolo e al successo di App Store, quello che può essere definito come il “cuore” e il “motore” del successo di Apple in questo settore. “L’App store – dice Jue – è stato lanciato a luglio del 2008. Lasciami dire che si tratta di una storia ancor più straordinaria. La crescita è stata pazzesca: siamo passati dalle 5mila applicazioni presenti al lancio a 15mila (con il conteggio di gennaio), una crescita di 30 volte. Non possiamo dare dettagli su quanto i clienti spendano in media o altre statistiche finanziariamente rilevanti, però possiamo dire che è stato scaricato mezzo miliardo di applicazioni, che è un numero incredibile. Non si è mai visto niente del genere neanche nel mondo dei personal computer, oltre che quello dei telefoni”.Perché comunque il prodotto di Apple abbia successo sul mercato sono necessarie più cose. Da un lato c’è sicuramente la disponibilità  abbondante di applicazioni, Dall’altra, il modo in cui queste stesse applicazioni sono state realizzate. “Ci sono – aggiunge Jue a questa considerazione – tre ragioni, secondo me, che hanno contribuito al successo incredibile dell’App store e di quello che contiene. La prima è il multitouch del telefono e dell’iPod, che ha rivoluzionato il modo in cui si interagisce con l’apparecchio. Le “gesture” sono diventate una cosa che viene utilizzata alla grande dagli sviluppatori, fanno parte integrante dell’esperienza innovativa di questo apparecchio. Sono straordinarie. Poi c’è la dimensione dell’accelerometro, che fornisce l’indicazione dell’orientamento del telefono (verticale od orizzontale) e quindi consente di realizzare applicazioni ancora più interattive e funzionali. Infine, la geolocalizzazione, cioè la presenza di ben tre sistemi di localizzazione (due sul touch), vale a dire Gps, Wi-Fi tramite Skyhook e riferimenti delle centrali radio della rete Gsm”.Il versante della produzione delle applicazioni è molto importante per il quadro complessivo di Apple. Se n’è viste le ragioni ad esempio durante le Worldwide Developer Conference di San Francisco, evento estivo al quale partecipa un numero sempre crescente di sviluppatori e per i quali vengono realizzati strumenti sempre più raffinati. “Io penso che la capacità  di innovare sul versante della produzione di applicazioni pesi moltissimo sul successo di iPhone£, aggiunge Jue. Che poi spiega: “Il sistema di sviluppo, SDK, che gli sviluppatori ricevono per realizzare le applicazioni di iPhone (così come quelle per Mac) è figlio di una lunga tradizione di realizzazione di strumenti che Apple cerca di rendere sempre più facili e potenti al tempo stesso. Oltretutto, il fatto che lo stesso SDK sia gratuitamente a disposizione delle grandi società  che sviluppano software come il colosso EA, ad esempio, e lo studente che può “giocarci” la notte nel dormitorio dell’università , livella il campo della competizione e rende centrale il talento come mezzo per emergere”.Sono molte, comunque, le strade che possono portare al successo, come spiega Jue relativamente a quello che si è potuto fare con l’App store. Spiega Jue: “Nulla di questo sarebbe stato possibile in questa scala, secondo me, se non ci fosse stato l’App store, vale a dire il sistema per fornire le applicazioni agli utenti migliore al mondo. La possibilità  di fare ricerca delle applicazioni, i vari settori in cui è diviso, il modo in cui è possibile riceve gli aggiornamenti. L’App store ha segnato la strada sull’usabilità  e la potenzialità  di questo tipo di sistemi di distribuzione dei contenuti. Da aggiungere che praticamente mai, prima di App store, era possibile per un utente cercare, trovare, acquistare, installare ed utilizzare una applicazione in maniera altrettanto semplice, senza bisogno di un computer e praticamente ovunque, in casa o in strada. Straordinario”La cosa più sorprendente di questa fase di mercato per Apple nel settore dei telefoni cellulari è l’incredibile partecipazione dal basso di giovani sviluppatori che realizzano nuovo software molto innovativi. Sia nelle dinamiche che nelle modalità  d’interazione, nello schema di gioco o di funzionamento, nel modo di sfruttare l’interfaccia, persino nel paradigma con il quale viene organizzata la squadra di lavoro per sviluppare il codice. Dice Jue: “Qualche anticipazione. Due ragazzi americani hanno realizzato Sway, con come protagonista Lizzie, una simpatica lucertola che si arrampica in maniera super-realistica e divertente su un muro: un gioco che ridefinisce l’idea di platform, secondo me. Poi sta per uscire, realizzato da EA, il nuovo PGA Tour Golf Tiger Woods: straordinario sistema di interfaccia realistico e calibrato, oltre alla grafica. Interfaccia più “giocosa” ma scenari ancora straordinari per Let’s Golf realizzato da Gameloft, che ha al suo attivo più di trenta giochi per iPhone e iPod touch. Gameloft ha anche realizzato uno stroardinario “Ferrari GT Evolution”, gioco di guida super realistico, con decine di Ferrari e scenari diversi nelle grandi città  europee e del mondo (lo scenario di Roma con tanto di Colosseo tridimensionale è unico!). Continuo con “Word Fu” della NGMoco: praticamente si gioca senza fili uno contro l’altro a chi azzecca e “scuote” prima una serie di combinazioni di parole sulla base delle lettere che compaiono casualmente. Ce ne sono poi altre decine: posso dire che, a parte quelli che vanno nei settori professionali molto specifici (come quello medico, che sta esplodendo) e che costano intorno ai 20-30 euro, i programmi per iPhone e iPod touch costano 5-10 dollari per quelli più “ricchi”, 1 euro quelli normali, moltissimi (la stragrande maggioranza) quelli gratuiti. Ma quello che davvero stupisce è l’uso nel mondo che questo apparecchio sta ottenendo!”.

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