Anche i Nine Inch Nails cadono nella “trappola” censoria di App Store: l’aggiornamento di “nin: access”, l’applicazione che la band ha messo a disposizione qualche tempo fa sul negozio di Cupertino, è stato rifiutato.
A dare la notizia è Trent Reznor, il leader del gruppo americano, con una comunicazione pubblicata su Twitter. Secondo quanto si è appreso, Apple avrebbe trovato discutibile i contenuti legati all’album “The Downward Spiral”, un lavoro piuttosto vecchio e che fin dall’inizio era stato oggetto di critiche per i suoi riferimenti nichilisti. Proprio il meccanicismo e l’esaltazione della crisi dei valori che traspare dai testi, sarebbe la ragione del rifiuto. In realtà diversi osservatori notano che brani di The Downward Spiral, uno dei più noti lavori dei Nine Inch Nails, sono presenti anche nella prima versione della App ancora liberamente disponibile.
Al di là delle ragioni che hanno spinto Apple ad impedire l’aggiornamento di nin: access, la vicenda sta inducendo diversi media a rinverdire le accuse di arbitrarietà nei giudizi che regolano i meccanismi di approvazione sullo store delle applicazioni. In particolare si paventa la possibilità che approvazioni e non approvazioni siano frutto di decisioni di singoli individui ciascuno con differenti sensibilità e non di un preciso e comprensibile processo sempre identico a se stesso. Si genererebbe così un sistema approssimativo, che non permetterebbe agli sviluppatori di contare su un affibabile e logico metro di giudizio; chi fa applicazioni per lo store, insomma, sarebbe in balia degli umori (o delle convinzioni), spesso mutevoli, di chi svolge la revisione del loro lavoro.
Solo pochi giorni fa Cupertino era stata al centro di una polemica nata dal rilascio di Baby Shaker; il programma, che consisteva nello scuotere dei bambini per farli smettere di piangere, è stato prima reso disponibile poi, sotto la pressione dell’opinione pubblica, è stato ritirato mentre Apple veniva costretta ad inusuali pubbliche scuse.