Dopo mesi di stallo caratterizzati soprattutto da semplici indiscrezioni, ora il futuro di iPhone in uno dei mercati più importanti a livello mondiale sembra meno incerto e, forse, anche imminente. Nell’edizione di ieri del giornale China Business News si apprende che Cupertino ha cambiato interlocutore già da alcuni mesi, precisamente da ottobre. Così dopo 18 mesi e tre incontri tra i massimi dirigenti di China Mobile, riassunti in questo articolo di Macitynet, ora la casa della Mela sta trattando per la commercializzazione di iPhone con il secondo più importante operatore cinese China Unicom.
Anche in questo caso le trattative vengono gestite dal più alto dirigente dell’azienda, Chang Xiaobing: alla richiesta di maggior informazioni da parte dei media portavoce e dirigenti della società hanno confermato l’avvio delle trattative con Cupertino, rifiutando però di fornire qualsiasi altro dettaglio.
L’operazione ha significato per entrambe le parti e sotto più punti di vista: Apple cerca da oltre un anno un partner commerciale per entrare nell’esplosivo mercato cinese. Per quanto riguarda China Unicom si tratta di un operatore focalizzato sugli utenti avanzati, interessanti nelle nuove tecnologie e in terminali di alta fascia, la clientela più adatta per iPhone. Il 17 maggio China Unicom varerà la prima rete 3G nazionale con standard WCDMA, perfettamente funzionante con le tecnologie radio integrate in iPhone, questo a differenza di China Mobile che, come scritto da Macity in passato,, ha ricevuto licenze per una rete 3G proprietaria non compatibile con le tecnologie standard di mercato. Infine l’operatore numero 2 della Cina aggiudicandosi iPhone si assicurerebbe una carta vincente per sottrarre utenti a China Mobile.
Si tratta di una svolta importante, forse quella decisiva per l’approdo di Apple sul mercato cinese, in ogni caso le difficoltà da risolvere non sono poche. Innanzitutto rimane la questione Wi-Fi che nel paese è vietato: se la regolamentazione non cambia, Cupertino dovrà disabilitare le funzionalità Wi-Fi di iPhone. Ma soprattutto rimangono da risolvere altri punti delicati per quanto riguarda la gestione di App Store, la percentuale dei ricavi sul traffico generato dagli utenti iPhone, richiesto da Apple ma osteggiato dagli operatori cinesi infine, stando alle indiscrezioni che provengono dalla Cina, su alcuni disaccordi circa le applicazioni pre-installate su iPhone a cui China Unicom vorrebbe sostituire software e portali più noti alla popolazione locale.