Banc of America ritiene Apple nel corso delle ultime settimane abbia aumentato gli ordinativi di iPhone. A riportare i dati è l’analista Scott Craig che cita i principali fornitori di componentistica in Asia.
Secondo Craig nonostante il numero di telefoni costruiti sia largamente inferiore a quello dei cellulari destinati a soddisfare il mercato nell’ultimo trimestre del 2007, la quantità di iPhone costruiti sarebbe stata aumentata del 40/55% rispetto ai livelli (ridotti a loro volta del 50%) precedenti. La ragione per cui Apple avrebbe innalzato il numero di iPhone costruiti non viene specificata da Banc of America, ma è molto probabile che essa sia frutto o di diverse politiche commerciali che potrebbero aumentare la richiesta o, più probabilmente, in vista del lancio in nuovi mercati. L’incremento di produzione di iPhone potrebbe, insomma, essere l’effetto di un nuovo o di nuovi contratti con gestori di paesi oggi non ancora ufficializzati, ma che potrebbero esserlo entro marzo o poco dopo.
Tra questi nuovi mercati potrebbero esserci, come noto, l’Italia e la Spagna.
Ma se gli ordini di iPhone risalgono, non altrettanto si può dire per quelli di iPod che sono in forte in diminuzione per il trimestre di marzo.
Scott Craig avrebbe individuato un taglio alla produzione quantificabile tra il 10 e il 20% rispetto ad inizio gennaio e addirittura del 30% rispetto ad inizio dicembre. La riduzione degli ordini potrebbe portare ad un calo, anno su anno delle unità vendute. Se Banc of America avesse ragione si sarebbe di fronte al primo segno meno della storia di iPod.
Craig sottolinea anche che Apple dal punto di vista del fatturato potrebbe patire poco perché aumenterebbe il numero di iPod di fascia alta venduti. A fronte di questo, però, Apple potrebbe essere presto obbligata a ridurre il prezzo medio di vendita di iPod per stimolare le vendite.
La notizia di un calo delle vendite di iPod non dovrebbe sorprendere. Diversi analisti hanno individuato un indebolimento del mercato che è ormai saturo. Nel trimestre di Natale diversi produttori avrebbero accusato una riduzione dell’interesse dei consumatori che ormai acquistano solo per sostituire modelli ormai obsoleti. In questa ottica Apple ha già iniziato una manovra di sganciamento da questo business con la creazione di nuove nicchie di mercato come quella dei dispositivi connessi (sia in Wifi che in rete cellulare).
Apple, in attesa che la nuova strategia che punta su iPod Touch e iPhone produca effetto, potrà però consolarsi con vendite di Mac al top. La società di analisi infatti avrebbe rilevato un incremento di produzione del 20% rispetto alle previsioni sia nel campo dei desktop che dei portatili. Anche la produzione di MacBook Air sarebbe in crescita rispetto la metà di gennaio.