L’Apple Watch verrà sfruttato in uno studio per determinare la possibilità di ridurre il ricorso a costosi anticoagulanti normalmente usati per impedire ictus e fibrillazione atriale.
Lo riferisce Yahoo! Life parlando di uno studio di sette anni per il quale sono stati ottenuti fondi per 37 milioni di dollari dal National Heart, Lung, and Blood Institute, con l’obiettivo di affrontare l’uso degli anticoagulanti, inibitori utili nella riduzione del rischio tromboembolico della fibrillazione atriale (AFib). Si calcola che tra 2,5 e i 5 milioni di persone negli USA sono colpite da problemi di fibrillazione atriale (alterazione con il battito cardiaco che diventa irregolare e accelerato), e che può causare sintomi quali palpitazioni cardiache, affaticamento e affanno, portando a ictus o scompensi cardiaci e avere un impatto negativo sulla qualità della vita.
Gli anticoagulanti sono utili nella riduzione del rischio tromboembolico della fibrillazione atriale ma possono essere causa di problemi, come ad esempio emorragie. La possibilità di ridurre il ricorso ad anticoagulanti è utile quindi per ridurre il rischio emorragico e traumatismi con perdita ematica.
Lo studio in collaborazione tra American Heart Association e Northwestern Medicine, prevede l’uso di Apple Watch per monitorare il cuore dei pazienti. L’Apple Watch integra due software con funzione di dispositivo medico per rilevare aritmie cardiache come la fibrillazione atriale (FA): la funzionalità di notifica di ritmo cardiaco irregolare e l’app ECG. Le notifiche sul ritmo cardiaco irregolare sono quelle di interesse per lo studio in questione.
Lo studio denominato Rhythm Evaluation for AniCoagulaTion (REACT-AF) confronterà l’attuale standard terapeutico dei pazienti con un trascorso di fibrillazione atriale con un secondo gruppo che userà anticoagulanti in modo limitato per un breve periodo; quest’ultimo gruppo verrà monitorato tramite Apple Watch e un’app per iPhone per gestire i trattamenti e monitorare i progressi.
Apple offrirà hardware e contribuirà allo sviluppo dell’applicazione dedicata che verrà sfruttata nello studio. L’Apple Watch segnalerà ai pazienti quando assumere eventualmente anticoagulanti (individuando la fibrillazione atriale), e continuando a monitorare il paziente quando il rischio ictus è elevato, una procedura tutta automatica per la quale non è richiesto l’intervento da parte dei medici.
Non è la prima volta che Apple è impegnata in studi del genere. Tramite l’app Research, Apple ha collaborato con la Harvard T.H. Chan School of Public Health, il National Institute of Environmental Health Sciences, il Brigham and Women’s Hospital, l’American Heart Association, la University of Michigan e l’Organizzazione Mondiale della Sanità per offrire agli utenti negli Stati Uniti l’opportunità di partecipare a tre studi di ricerca, i primi nel loro genere: l’Apple Women’s Health Study, l’Apple Heart and Movement Study e l’Apple Hearing Study.