Il termine “Carbon Neutral” (a impatto neutro) non piace al BEUC (Bureau Européen des Unions de Consommateurs), gruppo che funge da ombrello per varie associazioni nazionali di consumatori di diversi paesi europei.
Apple afferma che Apple Watch Series 9 e Ultra 2 sono realizzati con materiali evoluti, energia pulita, spedizioni a basse emissioni: una serie di innovazioni che permettono di avere combinazioni di casse e cinturini Apple Watch a impatto ambientale neutro.
Sui nuovi prodotti, Apple ha predisposto anche un logo per sottolineare l’impatto ambientale neutro. BEUC ritiene che le affermazioni di Apple sulla neutralità di Apple Watch Series 9 e Ultra 2 siano “imprecise” dal punto di vista scientifico e “ingannano” i consumatori. A riferirlo al Financial Times è Monique Goyens, direttrice generale di BEUC, spiegando che queste sono contrasto con regole proposte dalla Commissione Europea (non ancora in vigore) che prevedono la messa al bando di affermazioni che riguardano prodotti “carbon neutral”, messaggi che considerati ingannevoli e anche con un prodotto come Apple Watch non si dovrebbero fare eccezioni.
Apple afferma che Apple Watch è un dispositivo carbon neutral e che si tratta di un primo traguardo verso l’obiettivo di rendere tutti i prodotti a impatto neutro entro il 2030. Per tagliare la maggior parte delle emissioni l’azienda sta innovando i materiali, usando energia pulita e scegliendo mezzi di trasporto più ecologici, sta investendo in progetti ambientali per compensare le emissioni, e riferisce di avere messo in atto una strategia che punta ad abbattere le emissioni di gas serra negli ambiti a maggiore impatto: elettricità, materiali e trasporti.
Per la direttrice di BEUC, il ragionamento di Apple è “scientificamente inaccurato”, spiegando che l’UE metterà al bando proclami di sulla neutralità carbonica e che prodotti come Apple Watch non potranno vantare simili affermazioni.
Anche l’Institute of Public and Environmental Affairs (IPE) il 22 settembre ha contestato a Apple le affermazioni sulla neutralità carbonica, parlando di “greenwashing”, la pratica con la quale le aziende promuovono comportamenti e iniziative eco-sostenibili per apparire più sensibili su certe tematiche. Apple ha risposto al report dell’IPE spiegando che la neutralità carbonica dei suoi prodotti è verificata in modo indipendente da SCS Global Services, “leader in certificazioni ambientali e relativi standard”.
“Senz’altro, l’azione più efficace che un fornitore può compiere per affrontare il cambiamento climatico è la transizione all’energia rinnovabile”, ha dichiarato Apple a Inside Climate News. “È per questo che lavoriamo a stretto contatto con i fornitori per aiutarli a procurarsi più energia rinnovabile e difendere insieme l’accesso a energia pulita più affidabile e conveniente in tutto il mondo”.
Indipendentemente dall’uso del termine, bisogna riconoscere che Apple è una delle poche realtà ad avere messo al centro un tema che nessuna azienda tech (o non tech) ha il coraggio di perseguire con altrettanta determinazione.