Su Apple Watch potrebbe arrivare un sensore per la misurazione della luce ambientale. Proprio come quello che da diverse generazioni di iPhone e iPad, installato in prossimità del bordo superiore del display, regola automaticamente la luminosità dello schermo ma che, nel caso dello smartwatch, misurerebbe l’incidenza della luce direttamente sulla pelle.
L’idea di posizionarlo sulla cassa dell’orologio, descritta in un brevetto, sarebbe principalmente dettata da una questione di spazi. Allo stato attuale c’è già poco spazio per aggiungere un sensore che, tra le altre cose, posizionato frontalmente risulterebbe anche antiestetico. Il display OLED è infatti già piuttosto ampio e non ci sarebbe lo spazio materiale per poterci installare anche un componente di questo genere.
Per questo motivo Apple ha cercato – e trovato – il modo di installarlo sul telaio, nel lato inferiore, sviluppando un sistema che, sfruttando software ad hoc e filtri fisici, gli permetterebbe di regolare la luminosità dello schermo in base all’incidenza della luce sulla pelle dell’utente.
Senza scendere in minuziosi dettagli tecnici, una soluzione di questo tipo permetterebbe ad Apple di regolare l’illuminazione dello schermo e regolare in maniera più accurata anche i colori sullo schermo. Ma non solo. Questo modulo ALS (Ambient Light Sensing) potrebbe perfino avvisare l’utente in caso di esposizione a luce UV potenzialmente dannosa, o ancora potrebbe combinare i dati raccolti con quelli di GPS ed accelerometro per determinare quando un utente sta dormendo ed attivare di conseguenza la modalità di risparmio energetico.
Come tutti i brevetti non sappiamo quando e se questa tecnologia arriverà su Apple Watch. Al momento c’è soltanto la documentazione scritta presentata all’USPTO nel mese di aprile sotto i nomi degli inventori Nevzat Akin Kestelli, Ueyn L. Block e Serhan O. Isikman.