La caratteristica più interessante di Apple Watch Series 3 è anche la più dispendiosa in termini di consumi energetici. Stando alle statistiche della batteria il modello con connettività cellulare, capace per la prima volta di ricevere ed effettuare telefonate, senza dover necessariamente essere abbinato a un iPhone, assicura soltanto un’ora di autonomia con una carica completa.
Se uscire per una corsa all’aperto senza iPhone in tasca potrà quindi essere possibile bisognerà anche limitare l’utilizzo di Apple Watch per non restare a secco di energia: solo chiamate brevi e in situazioni di emergenza o dove non è possibile rimandare la conversazione, altrimenti il rischio è di terminare l’allenamento programmato con lo smartwatch spento.
Il modello con rete cellulare infatti promette appena 4 ore di autonomia con utilizzo attivo di GPS e chip LTE, mentre resta invariata a 18 ore l’autonomia in Standby considerando un utilizzo “basilare” di Apple Watch Series 3, con 90 minuti di controllo dell’ora, ricezione e lettura di 90 notifiche, 45 minuti in uso di un’app e 30 minuti di allenamento con ascolto della musica dal polso.
Migliori invece i numeri quando si collega Apple Watch a un iPhone: l’autonomia in riproduzione audio sale a 10 ore, facendo quindi meglio della Series 2 che assicurava al massimo 6,5 ore. Invariati invece i consumi di Apple Watch Series 3 – rispetto alla Series 2 – collegato ad iPhone negli allenamenti (5 ore) e nella ricarica della batteria, che viene ripristinata dell’80% in un’ora e mezza di ricarica (100% in due ore).