Il nuovo Apple Watch 4 è oramai sul mercato e già sosta sui primi polsi degli utenti. Chi lo apprezza come evoluzione dei primi modelli, chi invece lo scopre per la prima volta, in tutte le potenzialità. Ma che cosa, chi già ce l’ha o chi non ce l’ha, dovrebbe considerare per comprarlo? Che cosa potrebbe farlo amare?
La risposta è ovviamente molto soggettiva, ma abbiamo provato a stilare una piccola classifica di quello che a noi personalmente piace di Apple Watch e che sono, per noi, validissimi motivi per averlo al polso, sia rispetto alla concorrenza sia per chi non hai mai avuto uno smartwatch in assoluto.
La sinergia con iPhone
Sin dal primo modello la cosa che più ci ha affascinato nel progetto Apple Watch è stata la profonda sinergia con iPhone. Un affinità così intima e specifica che non copre neppure iPad, per dire (con il quale non è compatibile).
Apple con Apple Watch offre un matrimonio che non si vede neppure nel mondo Android, dove wearOS (che è il concorrente più diretto assieme a Fitbit) è interessante ma non così vicino.
Mentre in tutti gli altri smartwatch in commercio esiste una App che sostanzialmente “controlla” l’orologio, dando istruzioni e ricevendo informazioni, Apple Watch è molto di più, come se fosse una parte del telefono che si è staccata e vivesse di vita propria.
Non neghiamo che una cosa del genere la può fare solo Apple, nessun altro produttore ha accesso alle peculiarità di iOS come la casa di cupertino, ma anche se il giudizio è viziato resta comunque una esperienza molto appagante e completa. Se vi piace l’iPhone e ne amate i tratti più distintivi, è molto probabile che Apple Watch si faccia amare altrettanto per gli stessi motivi.
L’App Store
Si è sempre detto che uno degli elementi che determinato il successo planetario degli smartphone e di iPhone è stato l’App Store: la scelta di aprire le porte (alcune perlomeno) agli sviluppatori ha permesso agli utenti di fare praticamente qualsiasi cosa con i telefoni intelligenti.
Con Apple Watch è sostanzialmente la stessa cosa, e anche se spesso le App devono passare per iPhone, il più delle volte questo è un vantaggio perché possiamo controllare le funzioni del telefono direttamente dal polso.
A dire il vero c’è ancora molta strada da fare ma già adesso possiamo dettare una nota a Evernote, correre con una delle App sportive (Nike, Strava e altre), controllare l’Apple TV, lanciare un percorso con Citymapper, rispondere a un messaggio di Telegram, tradurre una frase con iTranslate e riconoscere una canzone con SoundHound, oltre ovviamente a tutte le notifiche, di tutte le App in generale.
La durata della batteria (con display OLED)
Apple Watch 4 ha una batteria che dura due giorni: nessun altro smartwatch in commercio è capace di una durata pari a questa, considerando da una parte lo schermo OLED e dall’altra le capacità, le animazioni, le possibilità di connessione con le periferiche (di cui parliamo tra poco).
Per fare un confronto quello che noi consideriamo il primo rivale è il Fitbit Versa, la cui batteria dura cinque giorni ma con un display più piccolo e con animazioni molto più semplificate (quindi un carico di calcolo minore e conseguente minor consumo di risorse).
Altri smartwatch sportivi come i modelli SUUNTO o GARMIN durando anche una settimana, ma con display molto diversi e pochissime animazioni (siamo comunque consapevoli che si tratta di modelli pensati per un mercato diverso).
La gestione delle periferiche
Uno dei fattori chiave per l’uso di Apple Watch è senza dubbio l’utilizzo di diverse periferiche esterne, soprattutto per l’uso della musica. Chi fa sport, dalla corsa al nuoto, dalla bicicletta all’arrampicata, sino alla canoa o anche semplicemente per un movimento a corpo libero in palestra, avere uno smartphone addosso per ascoltare la musica (o per il tracking dei movimenti) è molto, molto scomodo.
La libertà di poter lasciare l’iPhone a casa o in armadietto è unica e offre un senso di libertà a cui è difficile rinunciare una volta abituati.
Oltre a questo, è ovviamente possibile anche associare altre tipologie di apparecchi, come diffusori Bluetooth, magari resistenti all’acqua e stupire amici e colleghi lasciando, ancora una volta, l’iPhone in borsa.
Le notifiche
Al di la di Apple Store, che è un argomento più specifico, le notifiche su Apple Watch sono inevitabilmente la cosa più interessante di tutte.
Molte, moltissime (spesso troppe) volte in cui guardiamo il nostro iPhone è per controllare le notifiche, movimento che è diventato sinonimo di distrazione e che non sempre è ben visto.
Le notifiche su Apple Watch compaiono una alla volta, il che riduce la distrazione, e per leggerle basta girare il polso, operazione molto più veloce che sullo smartphone.
Senza contare che spesso, spessissimo, molte delle notifiche non sono importanti o possono benissimo aspettare senza problemi. Con Apple Watch il telefono resta in borsa o in tasca.
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