Non siamo soliti occuparci di cronaca nera, eppure Apple Watch potrebbe aiutare a risolvere il misterioso caso del giornalista saudita scomparso dopo la visita al consolato di Istanbul.
Come tristemente noto, il giornalista Khashoggi ha fatto ingresso al consolato saudita alle ore 13:00 del 2 ottobre scorso, per una pratica burocratica che avrebbe consentito finalmente di convolare a nozze con la sua fidanzata turca. Da quel luogo non è mai uscito; o meglio, secondo il report del New York Times, non è mai uscito da vivo.
Funzionari turchi, infatti, ritengono che il giornalista sia stato ucciso all’interno del consolato, come riferito anche da Reuters, per via della sua dura critica al paese, anche se l’Arabia Saudita nega come “false e senza fondamento” le notizie sulla morte del giornalista.
Ad ogni modo, gli investigatori sembrano essere interessati ai dati derivanti da un Apple Watch nero indossato da Khashoggi durante l’ingresso nell’edificio. Secondo i funzionari, l’orologio di Apple è stato collegato a un iPhone davanti al consolato, e potrebbe fornire alcuni dettagli dei suoi movimenti e delle due attività all’interno.
Al momento, i servizi di intelligence, l’ufficio del procuratore, e una squadra di tecnici stanno lavorando ai dati Salute e ai servizi di localizzazione provenienti dallo smartwatch della Mela. La Turchia, comunque, non è in possesso dell’orologio, ma cerca di tracciarne i dati dai dispositivi collegati.
E’ possibile che l’orologio Apple fornisca dati sulla frequenza cardiaca del giornalista proprio mentre si trovava all’interno del palazzo, così come la posizione, anche se quest’ultimo dato potrebbe essere influenzato da tanti fattori. L’orologio indossato da Khashoggi potrebbe essere stato rimosso, spento o danneggiato all’interno del consolato.
I dati di Apple Watch rappresentano al momento una delle piste seguite dagli investigatori, che naturalmente stanno anche vagliando le immagini delle registrazioni delle telecamere di sicurezza.
Già in passato i dati di un Apple Watch sono stati importanti in alcuni casi di cronaca nera: nel 2016 l’orologio della Mela ha aiutato a risolvere un caso di omicidio, grazie alle misurazioni della frequenza cardiaca registrate dal polso della vittima, che ne hanno rilevato l’ora del decesso, smentendo così il racconto del colpevole.