In media per comprare Apple Watch si spenderanno almeno 550 dollari. La previsione è elaborata da Gene Munster, analista di Piper Jaffray esperto delle cose della Mela il quale spiega che la scelta del cinturino, delle dimensioni e del taglio di memoria incideranno sul prezzo finale dello smartwatch.
Nonostante la versione entry level, lo ricordiamo, costerà 349 dollari, personalizzarla farebbe lievitare il prezzo a 550-575-600 dollari compreso il cinturino. 650 dollari è invece il prezzo medio della versione con cassa in acciaio personalizzata secondo le esigenze dell’utente che, stando alle ipotesi, costerà tra i 499 e i 549 dollari; la versione più costosa in oro giallo o rosa 18 carati sarà invece probabilmente venduta a partire da 4.999 dollari, con un prezzo medio di 7.500 dollari a seconda delle varie personalizzazioni.
Sappiamo che Apple Watch sarà disponibile in tre diverse versioni (classica, Sport e Edition) ciascuna delle quali sarà disponibile in due diverse dimensioni rispettivamente da 38mm e 42mm che potranno essere personalizzate con più cinturini. Sulla base di ciò e parlando in numeri, secondo Munster i cinturini in silicone costeranno intorno ai 29-35 dollari, mentre il prezzo di quelli in pelle si aggirerà tra i 49 e i 59 dollari, 99 dollari invece il prezzo del cinturino in acciaio. Supponendo quindi che il 55% degli utenti acquisteranno un cinturino in silicone – spiega -, il 35% quello in pelle, il restante 10% la versione in acciaio e che Apple venderà in un anno all’incirca 5.000 cinturini in oro (di cui però non si sbilancia su un prezzo ipotetico), il prezzo medio dei cinturini si aggirerà intorno ai 50 dollari.
Entro la fine del 2015 sono previste 8 milioni di unità vendute, di cui secondo Munster 10.000 saranno Apple Watch nella più costosa versione Edition. A tal proposito il confronto diventa interessante se si pensa che potrebbe rappresentare fin dal primo anno il 2% delle vendite di Rolex, che mediamente vende tra le 600.000 e le 750.000 unità ogni anno: «Apple potrebbe stupirci il 9 marzo» conclude l’analista «mettendo in risalto nuove funzioni e “caratteristiche speciali” che potrebbero aumentare l’interesse dei consumatori prima del rilascio».