Inutile girarci attorno, Apple Watch non è solo il più potente degli smartwatch in commercio, è anche un modello bellissimo da tenere al polso. E, come abbiamo sottolineato nell’articolo precedente sulle cinque cose che ci piacciono di più, anche molto utile.
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Ma non è tutt’oro quello che luccica e dopo quattro anni sono ancora molte le cose da migliorare: non ce ne voglia Apple, non è questa una presunzione assoluta, perché sappiamo che il lavoro è tanto e non vuole diventare una critica secca ma una considerazione d’obbligo da chi gli smartwatch sul mercato li ha provati quasi tutti.
La limitazione ad iPhone
Molto del fascino di Apple Watch è dovuto all’affinità con iPhone, una sinergia che in alcuni momenti è quasi magica e che rende l’esperienza unica.
Ecco, unica appunto: al momento è un sogno e non vediamo spiragli in merito ma secondo noi sono molti gli utenti Android che vorrebbero poter usare un Apple Watch, perlomeno con il loro iPad (se non con un Samsung Galaxy, un OnePlus 6 o oppure un Oppo Find X). Oggi questa esperienza è possibile, ma molto limitata
[su_pullquote align=”right” class=”custom-pullquote”] Usare Apple Watch con Android [/su_pullquote]
Capiamo che le difficoltà per rendere davvero compatibile Apple Watch con Android sarebbero enormi e le potenzialità non pari a quelle con iPhone, perché i mondi sono così diversi che un semplice porting è fuori discussione, ma di certo aprirebbe una nuova era con Apple che di fatto passerebbe da protagonista a dominatrice del mercato.
La gestione che ne fa iPhone
Altra nota dolente, perlomeno per chi scrive, è la gestione dei dati che arrivano da Apple Watch su iPhone: l’idea di Apple è quella di creare un flusso continuo di informazioni nelle quali l’utente si concentra più sul trend che sul dato in sé, ma ogni volta che un utente Apple Watch si trova a valutare le proprie prestazioni con utenti di altri smartphone è inevitabilmente in difficoltà (a meno di non usare App e servizi di terze parti, come il bellissimo Nike+).
Dentro iPhone ci sono una App per le preferenze di Apple Watch, una seconda per il movimento e una terza per la raccolta dati fisici: da un lato sono davvero troppe, dall’altro paradossalmente manca la possibilità di valutare tutti i dati nello schermo del proprio Mac o PC Windows, magari tramite iCloud.
Anche Android è un po’ dispersivo a dire la verità, per motivi un po’ diversi ma altri nomi molti importanti come Fitbit, Garmin o SUUNTO riescono a fare tutto questo con una sola App e con una chiarissima interfaccia web, dove trovare il singolo dato è davvero facile e immediato.
La parte sportiva poco avanzata
Che Apple Watch non sia un prodotto per chi fa sport agonistico è risaputo: lo sanno gli utenti (che preferiscono marchi come Casio e Fitbit ma soprattutto Garmin o SUUNTO) e lo sa Apple, che preferisce concentrarsi sul concetto di orologio smart per tutti i giorni.
Però un modello più sportivo non sarebbe male: con una cassa rivista per essere più resistente agli urti e graffi, con un software rivisto per meglio adattarsi alle esigenze di chi fa sport per davvero.
[su_pullquote align=”right” class=”custom-pullquote”] Apple Watch Nike + che cosa cambia rispetto ad Apple Watch [/su_pullquote]
In parte Apple ci ha pensato con la versione di Apple Watch Nike+, che però ci sembra limitata alla corsa quando sono molti altri gli sport da esplorare in modo più serio.
Il display rettangolare
Tutti gli Apple Watch hanno lo stesso schermo rettangolare, pur con dimensioni diverse: questa scelta, all’inizio, ha permesso una forte ottimizzazione di tutte le risorse, perché i tutti display sono identici per forma ma con inevitabili compromessi dal punto di vista del design.
Quando Motorola presentò il proprio smartwatch circolare, prima impensabile, ci fu molto rumore attorno a questa scelta, coraggiosa sia per quanto riguarda la costruzione che nel design. Oggi molti marchi lo fanno, ma questo non lo rende più semplice e non sono pochi gli utenti che apprezzano avere un display rotondo al polso.
Le faces digitali
Tra le facce di Apple Watch ce ne sono di bellissime, alcune che sembrano quasi magiche per la suggestione delle animazioni: ma facendo una classifica, quelle più belle sono tutte analogiche (con le lancette) mentre tra quelle con visualizzazione digitale (con i numeri) non ce n’è una che offra lo stesso fascino e questo è un peccato perché spesso parte della praticità di un Apple Watch è anche quello di avere l’ora chiara e visibile sempre, con un comodo gesto del polso.
In futuro ci auguriamo che l’attenzione per le faces digitali sia almeno pari a quelle analogiche, come fanno altri marchi (Fitbit, ad esempio, propende per la visualizzazione digitale).
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