L’attenzione alla accessibilità per i prodotti Apple è un aspetto che spesso è sottovalutato se non del tutto trascurato dalla stampa e dall’informazione specializzata, questo nonostante l’enormità delle risorse e delle tecnologie impegnate da Cupertino per rendere quasi ogni singolo dispositivo, accessorio, software, oltre che il sistema operativo, aperti all’uso anche di chi è colpito da una qualche forma di disabilità.
A volte però nella vita si incrocia, magari anche per caso, qualche fatto che travolge e stravolge la visione tecnica su un prodotto, costringendoci a guardare al di là di icone, colori, stile, forma su cui ci concentriamo maniacalmente, per cogliere il significato più essenziale e funzionale, diremmo personale, se non vitale (nel senso di parte della nostra vita), di un oggetto e a considerare le ragioni per cui Apple investe così tanto in accessibilità. È quel che è successo qualche giorno fa quando chi scrive ha partecipato ad una iniziativa di NvApple, un gruppo di non vedenti con una enorme passione per tutto quel che ha a che fare con il mondo della Mela. Una passione che, lo si capisce dopo pochi minuti, supera il mero fattore moda (cui è morbosamente attaccato qualcuno, più di qualcuno, di coloro che bazzica l’universo Apple) e tocca un aspetto molto più importante: le tecnologia come integrazione ai sensi di chi è portatore di disabilità; la tecnologia come supporto alla fruizione del mondo che ci circonda per una superiore indipendenza e capacità di interazione.
L’incontro, cui Macitynet ha dato la sua collaborazione mettendo a disposizione uno dei suoi Apple Watch, era la prima presa di contatto con l’orologio smart da parte di Alessio Lenzi e Gianluca Casalino, due degli animatori di NvApple che hanno sperimentato e descritto il dispositivo da una prospettiva che difficilmentesia chi legge che chi scrive Macitynet tende a considerare: quello di chi non vede.
Il risultato del pomeriggio è stato incredibilmente interessante: abbiamo assistito affascinati e per alcuni aspetti anche attoniti alla abilità e perspicacia di chi avevamo davanti, capace di maneggiare e padroneggiare un dispositivo di cui fino a quel momento aveva solo letto e che non poteva vedere. È poi partita una demo “live” di funzioni (non solo di Apple Watch ma anche di iPhone) che non avevamo neppure immaginato esistessero, abbiamo compreso che cosa Apple e Apple Watch possono in fatto di accessibilità, e poi come lo smartwatch sia utile nella vita di tutti i giorni di un disabile visivo. Infine abbiamo anche scoperto anche vere e proprie chicche (il voice over che cambia intonazione quando il quadrante è quello con Topolino, ad esempio).
Tutto il pomeriggio, che è andato anche in diretta su NvApple.it, è stato documentato e registrato. Il materiale è on line sia su Youtube che su Nvapple. In calce a questa pagina includiamo due filmati degni di nota per tutti: il primo è la configurazione da zero di Apple Watch da parte di Alessio Lenzi, nel quale si dimostra come Apple ha predisposto ogni aspetto tenendo in considerazione la massima accessibilità del dispositivo. Il secondo è la descrizione di Apple Watch da parte di Gianluca Casalino che illustra dalla prospettiva di un non vedente, forme, funzioni e sensazioni di Apple Watch. A questo link abbiamo anche la registrazione della diretta del pomeriggio, un piccolo “salotto”, nel corso del quale Alessio, Gianluca e chi scrive hanno parlato estensivamente di Apple Watch, delle sue potenzialità e del suo orizzonte in chiave di accessibilità. Qui infine un articolo in cui si parla di Apple Watch con tutte le impressioni sul dispositivo.
Mettiamo questo materiali a disposizione e segnaliamo l’evento ai nostri lettori vedenti, prima ancora che ai non vedenti o ipovedenti che ci seguono ogni giorno che saranno comunque coinvolti dall’iniziativa, perchè molti degli aspetti che vengono trattati sono di interesse generale, ma soprattutto per la convinzione che sia un clamoroso ed eclatante, e quindi meritevole di essere conosciuto, esempio di come Apple ancora oggi “pensi differente” quando crea un prodotto.