Sorpresa: le vendite di indossabili e accessori, in particolare AirPods ed Apple Watch, sono ora un business (quasi) tanto grande come quello dei Mac. Il dato emerge dai numeri presentati nel corso dell’annuncio dei risultati fiscali di Apple per il trimestre di marzo. Il freddo resoconto non presenta specifiche statistiche sui prodotti, ma solo il fatturato del settore che però basta ed avanza per stabilire che questo comparto dei prodotti della Mela è un clamoroso successo.
Dalla tabella si apprende che il fatturato di “Wearables, Home and Accessories”, ovvero il settore dove si collocano tutto l’hardware che non è iPhone, iPad, Mac, ha raggiunto un nuovo record: 5,1 miliardi di dollari. Non solo la cifra è ormai molto vicina a quella prodotta dai Mac (5,5 miliardi di dollari), ma si tratta di quasi il 45% in più dello stesso trimestre dello scorso anno quando i numeri parlavano di 3,95 miliardi di dollari, un vero e proprio boom sottolineato anche nei commenti di Cook e di Maestri che hanno imputato proprio ad AirPods e ad Apple Watch il successo finanziario.
Le AirPods, definite da Cook “un fenomeno culturale” (ma noi italiani diremmo “di costume”) e di cui è stata appena lanciata la seconda versione, sono oggi in grandissima richiesta. Apple non sarebbe in grado di produrne a sufficienza rispetto alla domanda del mercato e starebbe “lavorando per soddisfare il mercato”.
Apple Watch non è solo il più venduto smartwatch del mondo, cosa non nuova, ma sta conquistando mercato costantemente. Secondo Apple le vendite del trimestre per il 75% sono andate a nuovi possessori dell’orologio. Le cifre snocciolate dalla Mela dicono che il numero di Apple Watch venduti è stato il più alto in assoluto in un trimestre che non era quello dei regali di Natale.
Grazie a questi risultati, e nonostante il sostanziale insuccesso di HomePod che pure dovrebbe contribuire a questo segmento ma cui non si fa alcun cenno e la stagnazione di Apple Tv (che potrebbe anche essere presto superata per via degli accordi con i produttori di TV), il settore degli indossabili, ha oggi le dimensioni di una azienda “Fortune 200”, in pratica consegue da solo il fatturato di una delle 200 principali aziende americane. “Una cosa incredibile – ha commentato Cook – se si pensa che abbiamo ci siamo presentati in questo mercato solo 4 anni fa”.
Si può ipotizzare che Apple sfrutta, qui come nel settore dei servizi, un vantaggio strategico e una scelta intelligente per quanto spesso criticata. AirPods ed Apple Watch sono di fatto accessori di iPhone e non sono (se non con ampie limitazioni) compatibili con altri prodotti della concorrenza. Il grande numero di iPhone in circolazione e il rallentamento del loro ciclo di sostituzione a fronte di una evoluzione che si è rallentata, fa crescere le vendite degli indossabili; chi ha, infatti, un iPhone è indotto ad investire proprio su Apple Watch ed AirPods, due “compagni” di strada che possono migliorare ed arricchire l’esperienza vissuta con lo smartphone più di quanto, probabilmente, potrebbe fare l’acquisto di un nuovo iPhone…