Apple aveva previsto la possibilità di proporre gli Apple Watch anche agli utenti Android ma alla fine ha deciso di eliminare il progetto che avrebbe permesso di allargare la base di potenziali utenti, offrendo anche ad utenti diversi da quelli che possiedono iPhone di sfruttare lo smartwatch.
A riferirlo è Mark Gurman di Bloomberg, spiegando che il nome in codice del proposito era “Project Fennel“, e che Apple aveva previsto non solo la semplice gestione del dispositivo ma anche il porting di tutta la parte che riguarda la gestione di dati relativi alla salute.
L’idea poteva essere interessante e avrebbe potuto attirare l’attenzione di utenti Android, anche in quei Paesi dove il market share di iOS è inferiore rispetto al concorrente.
Secondo Gurman, Apple decise di segare le gambe al progetto, preoccupata di potenziale ripercussioni sulla “gallina dalle uova d’oro”: l’iPhone, ma anche in virtù di considerazioni sul fatto che è l’Apple Watch avrebbe spinto le vendite di iPhone.
La volontà di offrire Apple Watch agli utenti Android ricorda un po’ quanto accaduto ai tempi dei primi iPod. Inizialmente Apple non voleva offrire la compatibilità con i PC con Windows ma successivamente si decise di offrire il supporto, con tanto di iTunes ed effetto Halo sulle vendite degli altri prodotti della casa di Cupertino.
20 anni dopo la presentazione dell’iPod, Apple ha voluto rafforzare il suo ecosistema, chiudendo con Apple Watch le porte agli utenti Android. Difficile capire se la mossa sia stata un bene o no: Apple Watch è da anni lo smartwatch più venduto, in grado di garantire costantemente miliardi di entrate nelle casse di Cupertino.
Intanto si vocifera che dal prossimo anno i futuri Apple Watch integreranno funzionalità per misurare la pressione arteriosa e le apnee notturne.