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Il robot non protesta, l’iPhone lo costruiranno le macchine

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Metà dei dipendenti, si fa per dire, delle fabbriche di Apple dove si costruiscono gli iPhone saranno robot. La decisione di sostituire persone “vere” con macchine è una delle strategie adottate per migliorare l’efficienza e ridurre i costi ma anche per impedire il verificarsi di problematiche connesse alla gestione di dipendenti “umani”.

Sabih Khan, senior vice president of operations di Apple (il numero 2 di Jeff Williams), sarebbe rimasto molto impressionato e preoccupato da quanto accaduto nel novembre del 2022 durate l’ultima crisi del Covid in Cina nelle fabbriche Foxconn.

In quei giorni si era generata una situazione che aveva esasperato i dipendenti, portato a scontri con le forze dell’ordine e paralizzato la produzione: una situazione rimasta fuori controllo per un po’, con conseguente perdita di immagine per Foxconn (e Apple) e ritardi che si erano accumulati nella produzione degli iPhone 14 Pro destinati alla vendita nel periodo natalizio.

Per impedire il ripetersi di simili problemi, Apple avrebbe deciso di ridurre l’organico complessivo e di portare avanti un ambizioso progetto di automazione, in precedenza messo in pausa per via dei costi elevati di avviamento e complessità produttive, scelta che richiede ogni anno investimenti per centinaia di milioni di dollari (per adattare la produzione ai nuovi modelli).

Apple vuole sostituire il 50% dei lavoratori nelle linee di assemblaggio iPhone con dei robot
Foto di Apple

Stando a quanto riferisce The Information, a occuparsi del lavoro che permetterà di automatizzare gran parte della produzione è Peter Thomson, responsabili di team che lavorano a stretto contatto con fornitori quali Foxconn, Luxshare Precision, Pegatron e altri subappaltatori chiave di Apple.

Per automatizzare passaggi come la creazione dei PCB o l’inserimento delle schede logiche nei telai metallici, Apple avrebbe sfruttato competenze di startup acquisite lo scorso anno come DarwinAI e Drishti, aziende che si sono fatte notare per tecnologie che consentono di ispezionare visivamente componenti durante i processi produttivi e rilevare in tempo reale blocchi o rallentamenti in una catena di assemblaggio.

Sempre stando a quanto riferisce The Information, Apple aveva previsto ulteriori livelli di automazione per la produzione degli iPhone 16 (con l’installazione da parte dei robot di pulsanti e altri componenti) ma per ora i tassi di fallimento sono ancora elevati.

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