Apple potrebbe annunciare la sua iRadio in occasione della WWDC. A questo, almeno, sono determinati i vertici dell’azienda che in queste ore starebbero spingendo con le principali case discografiche per chiudere un accordo che permetterà di presentare il servizio durante il keynote introduttivo della conferenza mondiale degli sviluppatori.
Secondo il New York Times, durante il fine settimane si sarebbero svolte trattative ininterrotte con Universal, Warner e Sony, le tre principali società al mondo nel campo dei diritti musicali. Apple fino ad oggi avrebbe chiuso un contratto con Warner, mentre con Universal ci sarebbe un accordo sui brani per i quali ci sono i diritti di riproduzione, ma non quelli di cui Universal detiene il copyright, ovvero quelli per i quali Universal ha acquisito una licenza dagli autori. Per quanto riguarda Sony le due parti non avrebbero invece ancora stipulato alcun tipo di contratto e quindi le discussioni proseguono. Se le informazioni del New York Times fossero corrette, Apple avrebbe fatto ben pochi progressi rispetto ad alcune settimane fa quando già si parlava di una firma già apposta o imminente sui contratti con Universal e Warner, ma di un dialogo difficile e complesso con Sony.
Il giornale americano ribadisce quanto noto, ovvero che il problema principale sono i costi dei diritti. Il servizio sarà gratuito per i clienti finali (Apple conta di sostenerlo con la pubblicità e con un aumento delle vendite dei brani di iTunes), ma le case dicsografiche vogliono avere la giusta ricompensa. Pandora che sarebbe un concorrente di iRadio paga il 4% dei profitti, ma ad Apple sarebbe stato chiesto il 10%. In più le case discografiche pretenderebbero di avere un pagamento anche per le canzoni riprodotte (Pandora versa 12 cent ogni 100 brani) e per le canzoni che non sono riprodotte interamente.
Le case discografiche, in ogni caso, sarebbero interessate al servizio di Apple, quanto Apple a fornirlo, perché la grande quantità di utenti potenziali legati ad iTunes Store potrebbe dare fiato alle sempre più asfittiche finanze dei discografici e aumentare la circolazione della musica, oltre che le vendite. Questo potrebbe determinare un accelerazione nel corso delle prossime ore.