Uno degli affinamenti di iPhone 6 passerà da una fotocamera Facetime di maggior qualità, fornita da Sony? È il sito finanziario, specializzato sul mercato asiatico, Nikkei Asian Review a parlare di trattative tra l’azienda di Tokyo ed Apple per questa componente.
Sony non è un partner sconosciuto per Apple. Il sensore della fotocamera principale dell’iPhone esce dai sofisticati stabilimenti sparsi in Giappone, a Nagasaki, e in Thailandia, nei pressi di Bangkok ed è proprio grazie all’eccellente qualità di questi sensori, derivati dalle tecnologie di quelli che Sony usa per le sue e diverse altre fotocamere di fascia alta (come la full frame Nikon 800) che iPhone è in grado di primeggiare nel mondo della fotografia da cellulare. Ma la fotocamera anteriore, prodotta da Ominivision, non è altrettanto buona e ha anche una risoluzione modesta (1.2 megapixel). Passare ad un sensore CMOS come quello posteriore, prodotto da Sony, farebbe fare ad iPhone un salto in avanti, ma nello stesso tempo sarebbe una buona notizia anche per il fornitore che raddoppierebbe il suo business con Cupertino.
Nei mesi scorsi Sony ha lavorato molto per incrementare la sua rilevanza nel mondo dei sensori CMOS. L’ultima mossa è stato l’acquisto dello stabilimento di Renesas a Tsuruoka, nella prefettura di Yamagata, dove erano prodotti i chip dei Nintendo e che sarà riconvertito, con un investimento da 35 miliardi di Yen, in un impianto per sensori CMOS che aumenterà del 25% la capacità di produzione dell’azienda. Come abbiamo detto dando la notizia, l’operazione, più che giustificata dal mercato di fascia alta, DSLR e Mirrorless, è sostenuta dalla domanda per i dispositivi di fotografia “casual”, e in particolare quello della fotografia da cellulare, di cui iPhone rappresenta una larga fetta: circa 100 milioni di pezzi all’anno.
Se l’indiscrezione di Nikkei Asian Review fosse confermata, resta da vedere quando la fornitura si materializzerà. Apple potrebbe essere teoricamente in grado di usare le component Sony già nel prossimo iPhone 6, anche se molto dipenderà dalla capacità di Sony di rispondere alla domanda che, visti i volumi di Apple, richiede una accurata pianificazione.