Apple ha confermato l’acquisizione di Drive.ai, azienda che sfrutta tecnologie di intelligenza artificiale in veicoli automatizzati e che da tempo offre servizii di ride hailing a guida autonoma usando dei van dedicati.
Stando a quanto aveva riferito il sito The Information, Apple era da qualche tempo in trattativa per l’acquisizione e l’assunzione di ingegneri chiave e altro personale importante che lavora per questa startup di Mountain View (California). Come spesso avviene con queste acquisizioni – riferisce il sito Appleinsider – alla casa di Cupertino non interessa tanto il brand ma talenti e proprietà intellettuali.
La conferma da parte di Apple dell’acquisizione di Drive.ai è arrivata con una dichiarazione al sito Axios. Il costo dell’operazione non è stato rivelato.
Drive.ai è stata fondata nel 2015 da dottorandi che hanno lavorato presso l’Artificial Intelligence Lab della Stanford University. Dalla sede di Mountain View nel 2018 l’azienda ha avviato un programma pilota in Texas per testare dei shuttle a guida autonoma, offrendo delle corse a più di 10.000 persone con dei mezzi automatizzati di livello 4.
“Drive.ai usa l’intelligenza artificiale per creare soluzioni di trasporto a guida autonoma che migliorano lo stato della mobilità odierna”, si legge sul sito web dell’azienda. Stando alle indiscrezioni, Drive.ai ha racimolato 77 milioni di dollari da investitori quali New Enterprise Associates e Nvidia, quest’ultima da tempo una dei player importanti nei settori automotive dell’intelligenza artificiale. I fondi in questione a quanto pare non sono sufficienti per consentire all’azienda di continuare a rimanere indipendente.
Con questa acquisizion, Apple ottiene alle sue dipendenze ingegneri altamente qualificati che operano da anni nel settore della guida autonoma. Solo a febbraio, Drive.ai ha assunto centinaia di specialisti in aree come le reti neurali. Nei suoi van sono usati monitor collocati sul cruscotto per visualizzare immagini in 3D durante il movimento, ottenute dai dati rilevati dai sensori LiDAR, permettendo ai passeggeri di comprendere l’andamento del veicolo che, ovviamente usa anche GPS e altre tecnologie per la localizzazione, stimare tempi di arrivo, ecc.
A tutt’oggi non è chiaro cosa intende fare Apple con il cosiddetto “Project Titan”, il programma che avrebbe dovuto portare alla nascita di veicoli a guida autonoma con il brand Apple. Per anni la Mela ha continuato a registrare brevetti specifici (non solo negli USA ma anche in Europa) e assunto personale che non lasciava dubbi sulla volontà di competere nello sviluppo di vetture senza conducente; nel 2017 è anche arrivata una sorta di conferma con l’ottenimento dallo stato della California dei permessi per cominciare test specifici.
Su Project Titan o Apple Car sono circolate voci di tutti i tipi e gli ambiziosi progetti di Apple legati a questo settore sarebbero stati modificati, annullati e stravolti. A febbraio di quest’anno sono circolate indiscrezioni secondo le quali Apple avrebbe licenziato 190 dipendenti che a Santa Clara e Sunnyvale lavoravano nella divisione che si occupa di guida autonoma ma a maggio è arrivata la notizia dell’assunzione di Michael Schwekutsch, noto per essere stato a capo della divisione che ha sviluppato il gruppo motopropulsore elettrico di Tesla. Ad agosto dello scorso anno Apple ha di nuovo assunto Doug Field: aveva lasciato la Mela nel 2013 per Tesla ma era stato poi richiamato per lavorare a fianco di Bob Mansfield (uomo a capo delle attività legate a nuove tecnologie richiamato in azienda nel 2016) a Project Titan, in qualche ruolo probabilmente essenziale per lo sviluppo di una futura auto elettrica, o di un qualche sistema per la guida autonoma targato Cupertino.