Nonostante licenziamenti e ridimensionamenti, le ambizioni di Apple non mondo delle auto a guida autonoma non sono tramontate del tutto. La prova? Nella estrema segretezza di quanto ruota intorno all’argomento, ma anche nella ricerca di un Lidar di nuova generazione capace di rivoluzionare il futuro della vettura “intelligente”.
È Reuters, in un articolo apparso on line alcuni minuti fa a fare cenno al progetto. Il succo della ricerca verterebbe, appunto, intorno ai Lidar, tecnologia chiave per la guida autonoma e allo stato attuale uno degli elementi più costosi in questo ambito. Apple ne vorrebbe ridurre la complessità creando le condizioni per un design rivoluzionario, oggi non raggiungibile dalla concorrenza. Tra gli altri obbiettivi l’aumento dalla portata dei Lidar, la riduzione del costo (oggi si arriva facilmente a 80/90mila euro) e le dimensioni. Infine il Lidar di Apple dovrebbe essere sufficientemente piccolo da essere integrato nella vettura senza incidere sul design come invece accade oggi (come si vede qui sotto). “Apple non è soddisfatta di quel che si vede in giro. Vogliono un design del tutto rivoluzionario”, avrebbero detto alcune persone informate sui piani della Mela.
A questo scopo gli ingegneri di Apple avrebbero contattato varie aziende che forniscono le componenti essenziali, dimostrando non solo di essere interessata a sperimentare qualche cosa di più innovativo di quanto oggi sia disponibile, ma anche di gestire l’intera catena di produzione, quindi arrivare al prodotto finito.
Questo, specifica Reuters, non significa che Apple (seppure abbia recentemente reclutato diversi ingegneri di alto livello nel campo dell’automotive innovativo come Doug Field e Michael Schwekutsch ) vuole realizzare l’intera vettura ma che a Cupertino c’è se non altro l’intenzione di avere il controllo su una componente fondamentale che con computer e software è di fatto la base stessa per la costruzione di una vettura autonoma. “Portare sul mercato una vettura a guida autonoma è molto, molto complicato e non c’è alcuna ragione perché si mettano su questa strada”. In questo senso Apple, nota ancora l’agenzia di stampa, potrebbe avere intrapreso un percorso simile a quello di Waymo, di proprietà di Alphabet (la società che controlla Google) e ora alleata di Fiat Chrysler per la studio di vetture ad autoguida.
Ricordiamo che un Lidar, la cui presenza non sfugge certamente a chi ha visto in circolazione o in foto una vettura sperimentale a guida autonoma, è costituita essenzialmente da un proiettore di raggi laser sparati tutto intorno milioni di volte al secondo e che una volta di ritorno vengono analizzati e usati per ricostruire l’area in 3D. Un Lidar è in grado di distinguere velocità degli oggetti, la loro tipologia (se si tratta di un ostacolo, di una vettura o un pedone, ad esempio), dimensioni, la direzione; queste informazioni una volta comunicate alla vettura computer che gestisce la vettura, permette ad esso di assumere tutte le decisioni critiche sul comportamento del veicolo.