Apple sta cercando di dissuadere la Corte Suprema americana chiedendo l’annullamento dell’istanza di revisione richiesta da Samsung in seguito alla condanna per danni per aver violato i brevetti della Mela. È l’ennesimo round che vede le due aziende contrapposte per la nota vicenda che si trascina da anni e riguarda la violazione del diritto brevettuale.
Secondo i legali di Apple, il caso in questione non merita il riesame, giacché più volte è stato dimostrato “in modo schiacciante” che Samsung ha copiato il design di iPhone. Non ci sarebbero secondo la Mela nuovi assunti giuridici e gli argomenti del contendere sono parte del “diritto giurisprudenziale consolidato”. Secondo Florian Mueller (blogger specializzato in cause legali di questo tipo), i legali di Apple dello studio Wilmer Hale and Morrison & Foerster avranno però vita dura nel dimostrare che la richiesta d’impugnazione di Samsung all’alta corte federale sia “legalmente non eccezionale” (così è stata definita da Apple). “Sarà una sfida ardua per i legali di Apple dice Mueller; “cercare di minimizzare il merito della questione dopo le preoccupazioni espresse dall’industria IT” (a luglio dello scorso anno con l’incarico di “amicus curiae”, Google, Facebook, HP e altri big del settore, avevano chiesto un riesame del metodo con il quale era stato stabilito il risarcimento nella causa).
A inizio dicembre dello scorso anno, Samsung ha pagato 548 milioni ad Apple per le violazioni, sostenendo ad ogni modo che avrebbe richiesto il denaro se la sentenza sarà ribaltata. La società sud coreana ritiene che le leggi USA del 1887 siano inadeguate e troppo restrittive per i prodotti odierni. Se i nove giudici decideranno di prendere in considerazione il caso, sarà il primo del genere che la Corte esaminerà dopo 122 anni.