L’International Trade Commission (ITC) statunitense ha avviato indagini sulla querelle legale Apple vs Qualcomm. L’ITC ha acconsentito di esaminare le affermazioni di Qualcomm secondo la quale alcuni iPhone 7 e altri dispositivi di Apple violano suoi brevetti, una parte di una battaglia legale più ampia che vede le due aziende contrapposte da tempo.
Le indagini dovrebbero essere portate a termine entro 45 giorni e, ha spiegato l’ITC, una decisione in merito arriverà «Nel più breve tempo possibile». Qualcomm parla di «Pratiche commerciali sleali per l’importazione e la vendita di alcuni dispositivi elettronici mobili» con riferimento a sei diversi brevetti. Il produttore di chip-modem ha chiesto una ordinanza per mettere al bando l’importazione di iPad e iPhone, dispositivi che, sempre secondo Qualcomm, implementano «illegalmente» chip-modem protetti dai suoi brevetti, costruiti da Intel.
La Computer & Communications Industry Association, associazione con membri che rappresentano aziende quali Amazon, Facebook, Google, Microsoft e Samsung, ha recentemente inviato una lettera all’ITC opponendosi alla richiesta di messa al bando degli iPhone e iPad con il chip-modem di Intel.
Com’è lecito immaginare Qualcomm tenta la via dell’ITC probabilmente come rappresaglia per la causa da 1 miliardo di dollari presentata da Apple a gennaio di quest’anno: secondo Cupetino il produttore di chip avrebbe imposto alle imprese acquirenti costi elevati e fuori mercato per l’utilizzo di alcune tecnologie e brevetti, facendo leva sulla sua posizione monopolistica. Apple ha chiesto un miliardo di dollari in sconti che Qualcomm avrebbe promesso, negandoli successivamente come ritorsione per la collaborazione della multinazionale di Cupertino con le indagini dell’antitrust della Corea del Sud, che a fine dicembre dello scorso anno ha inflitto a Qualcomm una multa di circa 853 milioni di dollari per pratiche anticoncorrenziali.