La Computer & Communications Industry Association (CCIA), ente che rappresenta aziende quali Amazon, Facebook, Google, Intel, Microsoft e Samsung, ha presentato una lettera formale alla International Trade Commission (ITC) per respingere l’istanza di Qualcomm che ha chiesto di bloccare la vendita degli iPhone negli USA.
Come noto, al centro della disputa vi sono brevetti legati ai chip-modem che la Casa di Cupertino usa su alcuni modelli di iPhone 7 e 7 plus (e anche su alcuni iPad) per i quali Apple non intende pagare la cifra richiesta da Qualcomm.
Nel documento, la CCIA spiega che il tentativo di Qualcomm di mettere al bando i dispositivi causerebbe “un rivelante shock” nell’offerta del mercato smartphone.
All’inizio di questo mese, Qualcomm ha chiesto di vietare l’importazione di alcuni iPhone e iPad che non usano chip Qualcomm, quelli che in pratica usano il modem chip LTE prodotto da Intel. Il produttore di chip-modem lamenta il mancato pagamento delle royalties sulle proprie tecnologie da parte di Apple. La Mela ha a sua volta citato in giudizio Qualcomm sostenendo di non avere ottenuto un trattamento equo e che da almeno cinque anni è alla ric3rca di un diverso trattamento economico.
Apple ha cominciato dallo scorso anno a usare Intel come fornitore alternativo dei chip-modem e si stima che circa il 30% degli iPhone usino questo componente. Recenti indiscrezioni riferiscono che Apple voglia diminuire ancora di più la sua dipendenza da Qualcomm e sfruttare i chip-modem di Intel in almeno il 50% dei futuri iPhone.
“Se l’ITC approvasse la messa al bando, aiuterebbe Qualcomm a sfruttare il suo regime di monopolio per esercitare ulteriore leva finanziaria su Apple e permettere loro di portare all’innalzamento dei prezzi dei dispositivi dei consumatori” ha dichiarato Ed Black, Presidente e CEO della CCIA. “La posta in gioco qui è la disponibilità di iPhone e altri smartphone a prezzi migliori”.
La commissione statunitense inizierà l’esame del caso in agosto, e dovrebbe prendere una decisione nel corso del 2018. Recentemente il CEO di Qualcomm è sembrato voler buttare acqua sul fuoco nella vicenda spiegando di essere ottimista e la questione si risolverà con un accordo extragiudiziale. Intanto però in Germania il produttore di chip-modem ha presentato una nuova citazione in giudizio a Monaco di Baviera con richieste simili a quelle inviate all’ITC USA. Quattro importanti costruttori partner di Apple hanno nel frattempo controquerelato Qualcomm, rispondendo alla causa intentata dal produttore di chip modem a maggio di quest’anno. Apple sta trattenendo i pagamenti verso i costruttori partner circa le royalty che questi ultimi detengono in base alle licenze Qualcomm dichiarando che adotterà questa strategia fino a quando la sua controversia con Qualcomm non sarà risolta.