Come abbiamo già riportato qui, Samsung ha aggiunto l’iPad 4 e l’iPad mini nell’elenco dei prodotti Apple che secondo il colosso sud coreano violano alcuni brevetti software di sua proprietà. Sulla falsariga di quanto fatto da Samsung, Motorola Mobility (controllata da Google) ha chiesto di analizzare il codice sorgente di iOS 6, ultima versione del sistema operativo per smartphone e tablet di Apple, per verrificare l’eventuale presenza di infrazioni.
Google accusa Apple di non aver fornito il codice sorgente di iOS, nonostante una precedente richiesta sia stata presentata il 30 maggio e altre ancora il 7 agosto, il 25 ottobre e il 6 novembre. Nell’ultima domanda presentata da Motorola si richiede ad Apple di indicare una data precisa per la presentazione del codice di iOS. Motorola vuole accelerare i tempi poiché il giudice ha indicato il 14 dicembre come termine ultimo per presentare nuove accuse.
Nella mozione di Google è riportato che Apple “ha in più occasioni promesso di produrre il codice sorgente di iOS entro il 21 settembre, il 9 novembre o il 30 novembre” ma sono passati due mesi senza risultati e quasi quattro mesi dal rilascio della più recente versione del sistema operativo, il cui codice sorgente vuole essere anche questo valutato da Google. Se Apple renderà disponibile il codice a fine novembre, Motorola avrà due settimane di tempo per aggiornare le sue richieste. Google è probabilmente preoccupata di non avere il tempo materiale necessario per analizzare il codice di iOS e benché il tutto potrebbe alla fine rivelarsi poco utile, la preoccupazione è fondata: il sistema operativo è composto infatti da decine di migliaia di linee di codice, tutte o quasi da analizzare.
[A cura di Mauro Notarianni]