Masimo – società specializzata in tecnologia medicale – da tempo combatte una battaglia legale con Apple per via di alcune funzionalità legate alla salute integrate in Apple Watch e pretende la messa al bando dello smrtwatch di Cupertino.
L’azienda medicale riferisce che l’International Trade Commission (USITC) degli Stati Uniti ha emesso una raccomandazione per un provvedimento di divieto limitato per gli Apple Watch con funzionalità di pulsossimetria basata sulla luce che, secondo Masimo, costituiscono una violazione brevettuale.
L’USITC ritiene che Apple abbia violato leggi statunitensi integrando nei suoi prodotti una tecnologia di pulsossimetria a luce brevettata da Masimo.
Il divieto entrerà in vigore dopo un periodo di revisione da parte del Presidente di 60 giorni. Apple potrà ricorrere in appello contro l’eventuale ban dell’ammiistrazione Biden e la messa al bando del dispositivo negli USA è dunque improbabile.
“La decisione presa oggi dalla USITC invia il potente messaggio che anche la più grande azienda al mondo non può considerarsi al di sopra delle leggi”, ha dichiarato Joe Kiani, fondatore, presidente e CEO di Masimo. E ancora: “Questa importante decisione costituisce una solida conferma dei nostri sforzi per rendere Apple responsbile dell’appropriazione indebita della nostra tecnologia brevettata”.
Masimo contesta a Apple alcuni brevetti elativi al monitoraggio dell’ossigeno nel sangue.
Masimo, come accennato, è specializzata in dispositivi per pulsossimetria e gli Apple Watch più receti integrano funzionalità che aiutano a capire quanto ossigeno riceve il corpo e se lo assorbe come dovrebbe. Negli Apple Watch è presente sono presenti sensori e app che permettono di controllare i livelli di ossigeno nel sangue quando l’utente lo desidera, oltre a effettuare periodicamente delle misurazioni in background, giorno e notte. Lo smartwatch di Apple sfrutta quattro gruppi di LED e quattro fotodiodi per determinare la quantità di ossigeno presente nel sangue.
Apple ha in precedenza chiesto la valutazione da parte di una commissione di revisione per i presunti brevetti di Masimo che avrebbe violato, ritenendo nulle le argomentazioni di cui parla la società di tecnologia medicale.
A maggio di quest’anno non è stato raggiunto il verdetto nell’udienza che ha visto schierate una contro l’altra Apple e Masimo. In precedenza la giuria aveva riferito che sei dei componenti si erano espressi a favore di Apple e uno di Masimo, e il componente contrario non aveva cambiato idea. Il giudice distrettuale James Selna ha quindi dichiarato nullo il procedimento.
Apple ha replicato evidenziato i numerosi dipendenti che hanno lavorato sui sensori di Apple Watch, e tutti quelli interrogati sulla questione nel corso delle tre settimane del procedimento legale, hanno riferito alla giuria che per lo sviluppo dei sensori della Casa di Cupertino non è stato usata nessuna tecnologia di Masimo.
“Rispettiamo profondamente la proprietà intellettuale e l’innovazione e non sfruttiamo o usiamo informazioni confidenziali di altre aziende”, ha dichiarato Apple. “Siamo lieti che la corta abbia correttamente respinto metà delle asserzioni dei querelanti e chiederemo alla corte di respingere le restanti rivendicazioni”.
A gennaio Masimo si era rivolta alla Trade Commission (la Commissione per il commercio degli Stati Uniti), e da questa è arrivato ora il provvedimento di divieto per gli Apple Watch.