Nelle scorse ore la Corte federale in Australia ha deciso che il caso antitrust di Epic Games contro Apple può andare avanti, dunque con un cambio di rotta rispetto a una precedente sentenza che ha bloccato l’azione in attesa che le due parti ricevessero una sentenza negli Stati Uniti.
Epic ha intentato causa per la prima volta contro Apple in Australia lo scorso novembre, sostenendo che lo stretto controllo del produttore di iPhone su App Store fosse in contrasto con le leggi del Paese. Come un caso quasi identico negli Stati Uniti, che da allora è stato trattato in un tribunale della California, Epic ha contestato la commissione sulle vendite di App Store da parte di Apple, le politiche che vietano l’elaborazione dei pagamenti esterni e le restrizioni sugli app store di terze parti.
A dicembre, Apple ha chiesto alla Corte federale australiana di archiviare il caso, citando l’azione statunitense in corso. Dopo aver considerato la mozione, il giudice Nye Perram ha concesso ad Apple una sospensione di tre mesi, pronta a trasformarsi in permanente nel caso in cui Epic non fosse riuscita a portare avanti il caso negli Stati Uniti.
Epic ha impugnato il provvedimento, sostenendo che le questioni di ordine pubblico in gioco erano più importanti delle formalità giurisdizionali. La Corte federale ha ribaltato la decisione di Perram, come riportato da Australian Financial Review, aprendo di fatto la strada al processo anche in Australia. Qui di seguito riportiamo la dichiarazione rilasciata da un portavoce di Epic Games
Epic Games è lieta che il nostro caso proceda presso la Corte federale e venga esaminato nel contesto delle leggi australiane. Questo è un passo avanti positivo per i consumatori e gli sviluppatori australiani, che hanno diritto a un accesso equo e a prezzi competitivi nei negozi di app mobili. Non vediamo l’ora di continuare la nostra battaglia per una maggiore concorrenza nella distribuzione delle app e nell’elaborazione dei pagamenti in Australia e nel mondo.
La diatriba di Epic Games contro Apple è iniziata con l‘introduzione in Fortnite di un sistema di pagamenti diretto vietato dalle regole di App Store, ma anche dal regolamento di Google Play Store: il gioco è stato espulso da entrambi i negozi digitali. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.