Anche se per il momento Apple sembra l’unico colosso IT a resistere all’ondata di licenziamenti di massa, negli scorsi giorni è emerso un rapporto secondo il quale il colosso di Cupertino avrebbe iniziato a licenziare dipendenti non stagionali nel suo canale di vendita al di fuori degli Apple Store.
La notizia del licenziamento è stata divulgata per la prima volta da AppleInsider. La fonte apprende dei licenziamenti da una mail in cui si leggerebbe che alcuni dipendenti del canale di vendita al dettaglio Apple, che lavorano in luoghi come i negozi Best Buy, hanno ricevuto l’avviso di licenziamento.
Una seconda parte dell’e-mail iniziale suggeriva che i dipendenti dell’assistenza clienti al dettaglio sarebbero stati avvisati dei licenziamenti durante lo scorso fine settimana. Tuttavia questa seconda parte della mail non è ancora stata verificata.
Per il momento occorre accogliere questa segnalazione di licenziamenti in Apple con molta cautela per diverse ragioni. Innanzitutto tenendo presente che questa è l’unica segnalazione emersa finora, per di più per una sezione limitata della divisione Retail, e che per il momento non emergono stime né in numero né in percentuale della manovra. Anche nel caso in cui la segnalazine venga confermata potrebbe trattarsi di licenziamenti limitati in numero e portata.
Ad oggi, a differenza di altre società Big Tech, Apple deve ancora rendere pubbliche le notifiche di eventuali licenziamenti di massa. A novembre il CEO di Apple Tim Cook ha affermato che l’azienda sta rallentando il processo di assunzione:
…stiamo continuando ad assumere, ma non in qualsiasi reparto
Se la notizia fosse confermata, Apple sarebbe solo l’ultima in ordine cronologico a scegliere la strada dei licenziamenti per far fronte a un periodo di crisi globale. A novembre, lo ricordiamo, Meta (l’azienda sotto il cui cappello include Facebook) ha licenziato 11.000 persone, Microsoft ha da poco annunciato 10.000 licenziamenti, Google ha mandato a casa 12.000 dipendenti, Amazon è arrivata a 18.000.
Tutti i colossi statunitensi del digitale hanno annunciato il taglio di migliaia di posti di lavoro, esuberi frutto dell’eccessivo ottimismo degli anni passati che ha portato ad aumentare il personale. In questo articolo trovate i dati riguardanti i settori e le divisioni più colpite dai vari licenziamenti in Google, Microsoft e Amazon. Ma sembra che Apple stia resistendo meglio dei concorrenti.
In assenza di ulteriori fughe di notizie, ne potremo sapere di più il 2 febbraio quando Apple presenterà i risultati del primo trimestre fiscale 2023: in quella sede il Ceo Tim Cook e il responsabile finanziario Luca Maestri offrirano un quadro della situazione. Tutte le notizie di macitynet dedicate a Finanza e Mercato sono disponibili a partire dai rispettivi collegamenti.