Il visore Apple è diverso da tutti gli altri perché impiega specifiche top e forza bruta di calcolo per prevenire o ridurre al minimo i sintomi di nausea e altri disturbi di chinetosi: un professore di computing spaziale spiega perché non è la soluzione ideale, ma ciò nonostante prevede che Vision Pro sarà il visore migliore e, anche se non subito, Apple «Aprirà la strada alla realtà virtuale».
Non occorre il parere di un esperto per comprendere il balzo nelle prestazioni e nelle funzioni offerte da Vision Pro. Basta l’elenco delle componenti: 12 videocamere, 5 sensori, due sofisticati e costosi schermi OLEDoS, display OLED creati su chip di silicio e, anche questo per la prima volta in un visore, doppio processore.
Un chip Apple M2 gestisce grafica, algoritmi di visione e le applicazioni in esecuzione. Il secondo chip dedicato Apple R1 si occupa dei flussi video provenienti dalle 12 videocamere, input e dati dei cinque sensori e l’audio dai 6 microfoni.
Per David Reid professore di computing spaziale alla Liverpool Hope University, intervistato da BBC Science Focus, Apple usa forza bruta e potenza di calcolo per eliminare o almeno ridurre nausea e chinetosi. Si tratta dei disturbi dovuti a spostamenti ritmici o irregolari del corpo come può succedere in automobile, barca, nave, treno e aeroplano con sintomi di nausea, vomito, vertigini, pallore, sudore freddo e così via.
A suo dire la soluzione di Apple è la migliore, ma non è l’ideale perché «Il problema principale con la chinetosi della realtà virtuale è il conflitto tra vergenza e accomodamento», siglato VAC.
VAC si riferisce al modo in cui il cervello riceve segnali di mancata corrispondenza tra le distanze di un oggetto virtuale dall’utente nel mondo virtuale e su quale distanza gli occhi dell’utente dovrebbero concentrarsi per vederlo correttamente. Un problema per qualsiasi visori AR e VR dovuto alla distanza ravvicinata dei display dagli occhi.
Per il professore il visore Apple sarà il migliore della categoria nel prevenire o ridurre la chinetosi. Ma permetterà anche all’utente di fare cose prima alla portata solo di professionisti e creativi, che non si possono fare sui computer tradizionali».
La previsione dell’esperto: all’inizio il prezzo lo renderà un dispositivo per pochi ma diventerà più economico e più facilmente disponibile e, alla fine «Apple aprirà la strada alla realtà virtuale».
All’inizio del 2024 si comprerà solo in USA e solo su appuntamento, ci saranno solo 1-2 unità per negozio, uno sforzo immane su ogni fronte: Apple Vision Pro dovrebbe arrivare in altri paesi a fine 2024. Tutto quello che c’è da sapere su Apple Vision Pro è in questo articolo.