All’inizio c’era il mega risarcimento poi più che dimezzato, ora il tribunale dà ancora ragione ad Apple e stabilisce un’ingiunzione permanente contro i dispositivi Samsung che violano i brevetti di Cupertino. Apple vince ancora una volta in tribunale contro Samsung ma difficilmente molti se ne accorgeranno, salvo ovviamente gli appassionati dei due fronti opposti che seguono l’intricata guerra legale che ormai dura da diversi anni.
Con il nuovo verdetto del tribunale della California, che porta la firma di Lucy Koh, lo stesso giudice del primo epico scontro in tribunale Apple contro Samsung, Cupertino ottiene il blocco totale in USA che impedisce a Samsung di sviluppare, vendere, importare, aggiornare e pubblicizzare funzioni software (e i dispositivi che le offrono) che violano i brevetti Apple. I prodotti Samsung coinvolti dal provvedimento sono Galaxy Note, Galaxy Nexus, Galaxy S II e S III e altri modelli contemporanei, quindi un lungo elenco di dispositivi obsoleti da tempo e che non incidono minimamente su fatturato e numeri di Samsung già da diversi anni.
Così anche se Apple ha ottenuto diverse vittorie in tribunale spalmate nell’arco di anni, l’effetto reale è praticamente nullo. A questo si aggiungono i problemi legati ai brevetti, soprattutto quelli relativi ai software che costituiscono gran parte delle innovazioni introdotte da Apple in iPhone. Secondo l’esperto Florian Mueller praticamente tutti i brevetti principali su cui si basa l’ingiunzione saranno probabilmente invalidati (come quello Slide to Unlock e l’autocorrezione) oppure arriveranno a scadenza, come quello avverrà già il primo febbraio di quest’anno per il brevetto intitolato “data detectors”.
In definitiva la legge e i tribunali USA hanno più volte stabilito che Samsung ha violato i brevetti Apple ma a livello pratico e commerciale tutto si è risolto in un grande nulla di fatto. Ovviamente ad eccezione degli avvocati e dei reparti legali delle due multinazionali.