Apple doveva avere nelle previsioni il miglior trimestre fiscale della sua storia e così è stato, almeno dal punto di vista del fatturato. Cupertino qualche minuto fa, annunciando i dati dei 90 giorni che vanno da settembre a fine dicembre, è riuscita a totalizzare 78,4 miliardi di dollari di incassi, significativamente di più dei 75,87 miliardi registrati nello stesso periodo del 2015, ma anche più dagli analisti, che ritenevano che Apple avrebbe fatturato 77,38 miliardi di dollari.
A spingere verso l’alto gli incassi, manco a dirlo, è stato iPhone. Apple anche qui ha registrato un dato record: sono stati venduti 78,2 milioni di iPhone quando lo scorso anno furono 74,8 milioni (+5%). L’aumento è particolarmente significativo, sia alla luce di quanto avevano previsto gli analisti, ma anche se si considera che stiamo parlando di un trimestre nel corso del quale il protagonista è stato un telefono che molti osservatori ritengono poco significativo in termini di aggiornamento tecnologico, a Cupertino non si può certo recriminare.
Diversi analisti nel corso delle ore passate hanno in più occasioni scritto che Apple avrebbe avere anche avuto più riscontro rispetto al passato per il modello Plus.
In effetti dai primi dati parrebbe proprio che sia accaduto tutto questo. I calcoli dicono che il prezzo medio di iPhone è arrivato a 694,7 dollari, più di quanto avevano previsto gli analisti. Questo dato sommato al record di vendite è un segnale di grande interesse in prospettiva futura, quando Apple lancerà iPhone 8 che probabilmente costerà significativamente di più, almeno mediamente, di quel che costano oggi gli iPhone 7.
Non sembra essersi arrestato il calo delle vendite di iPad, assestate a 13 milioni (lo scorso anno erano staei 16,122 milioni, quindi siamo di fronte ad un massiccio calo del 19%) quando gli analisti pensavano che potessero essere almeno 15 milioni.
Resta da vedere, e anche questo dovrebbe emergere dalla relazione che arriva da Cupertino, quanto avrà inciso sui profitti il lancio di prodotti ad alto costo come i modelli Pro. Il dato di calo del fatturato (-22%) sembra dire che a vendere di più siano stati in realtà i modelli più economici.
Controverso il dato di Mac venduti. Apple lo scorso anno ne aveva venduti 5,3 milioni, oggi ne dichiara circa 5,4 milioni, di fatto uno stallo. Cupertino comunque non dovrebbe preoccuparsi troppo visto che è riuscita a portare a casa ben 7,5 miliardi di dollari con le relative vendite quando gli analisti pensavano che fossero solo 6,5.
Resta tutto da vedere che cosa Apple riuscirà a fare nel settore dei computer non appena l’inevitabile propulsione determinata dalla lunga assenza di aggiornamenti dell’hardware sui portatili sarà esaurita. Molto probabilmente in assenza di rinnovi del restante hardware, iMac, Mac Mini, Mac Pro, e stante i prezzi dei nuovi MacBook Pro, avremo una nuova curva discendente.
Una voce da sottolineare è nell’incremento del fatturato prodotto dai servizi che include quel che deriva da servizi cloud, Apple Music, Apple Pay e così via. Il fatturato di 7,1 miliardi si avvicina a quello che arriva dai Mac e si tratta di qualche cosa che è certamente importante sotto il profilo strategico, come importante è anche il calo degli altri prodotti. Lo scorso anno qui, grazie soprattutto ad Apple Watch, c’era stato un balzo in avanti che aveva condotto ad un 62% rispetto allo stesso periodo del 2014, oggi siamo ad un -8% nel fatturato.
Anche qui in assenza di commenti, è meglio restare cauti, ma è abbastanza evidente che l’hardware che non rientra nella categoria iPhone e Mac, non ha scatenato folle di entusiasti acquirenti per Natale. Visto che Cook , come si legge qui sotto, parla di vendite record per Apple Watch nel comunicato, a questo punto ci dovrebbe essere stato un vero e proprio crollo di tutto il resto: prodotti Beats, Apple TV e iPod.
“Siamo entusiasti di annunciare che i risultati del nostro trimestre natalizio hanno generato il più alto fatturato trimestrale di sempre di Apple, infrangendo diversi altri record lungo la strada. Abbiamo venduto il maggior numero di iPhone rispetto al passato e abbiamo battuto tutti i record di fatturato precedenti per iPhone, Servizi, Mac e Apple Watch,” ha affermato Tim Cook, CEO di Apple. “Il fatturato derivante dai servizi è cresciuto fortemente rispetto allo scorso anno, trainato dalle attività record registrare dai clienti sull’App Store; siamo inoltre particolarmente entusiasti dei prodotti della nostra pipeline.”
“La nostra eccezionale performance di business ha determinato un nuovo record di sempre per quanto riguarda gli utili per azione, e oltre 27 miliardi di dollari di cash flow operativo,” ha dichiarato Luca Maestri, CFO di Apple. “Abbiamo restituito quasi 15 miliardi di dollari agli investitori attraverso riacquisti di azioni e dividendi nel corso del trimestre, portando i pagamenti cumulativi fatti attraverso il nostro programma di ritorno del capitale ad oltre 200 miliardi di dollari.”
In attesa dei commenti dei vertici Apple, gli investitori sembrano avere preso bene le notizie contenute nel comunicato stampa. Le quotazioni di AAPL nell’after market sono sopra quota 124$, una soglia che non vedevano dal luglio del 2015.