36 miliardi di dollari di fatturato, 8,67 miliardi di dollari di profitto, 8,67 dollari per azione, 26,9 milioni di iPhone e 14 milioni iPad venduti, un bilancio sostanzialmente in linea con le previsioni di Wall Street che ipotizzava guadagni di 8,91 dollari per azione su vendite di 36,27 miliardi, ma sotto quelle ottimistiche elaborate dagli analisti indipendenti che puntavano a profitti pari a 10,14 dollari di guadagno per azione su vendite di 38,8 miliardi di dollari.
Buone, ma senza picchi, le voci che riguardano il mondo mobile. iPhone, come accennato, ha raccolto vendite per 26,9 milioni di unità, un numero ingente (e superiore alle previsioni degli analisti) se si considera che il modello 5 è arrivato solo negli ultimi giorni di settembre e il 58% in più dello scorso anno. Le vendite di iPad hanno toccato quota 14 milioni, l’26% più dello scorso anno, ma meno di quanto non avesse previsto qualcuno degli analisti che pensavano a 15 milioni con qualcuno che riteneva addirittura possibile 17 milioni di pezzi venduti. Al ribasso hanno contribuito sicuramente le voci sul lancio del nuovo iPad mini e sul rinnovo del modello da 10 pollici.
Le performance delle vendite Mac fanno segnare vendite per 4,9 milioni, quindi la crescita è stata dell’1%, poco rispetto al passato, ma molto meglio della concorrenza più vicina che perde largamente terreno per la crisi che colpisce il mondo dei computer.
In flessione netta le vendite di iPod (5,3 milioni, -19%), che soffrono di una ormai costante erosione sia per la perdita di interesse per i player musicali “puri”, sia per la cannibalizzazione da parte di iPhone.
Il prossimo quarto fiscale Apple prevede un fatturato di 52 miliardi e di 11,75 dollari per azione di profitto, sotto le previsioni di Wall Street che stimava 54,9 miliardi di fatturato e di 15,45 dollari per azione.