Dal Patent and Trademark Office statunitense emerge un brevetto di Apple che riguarda il monitoraggio di dati sanitari: in futuri iPhone l’utente potrà posizionare un dito sulla fotocamera frontale e quest’ultima sarà in grado di rilevare dati sulla salute dell’utente. Nel brevetto scovato da PatentlyApple, la Casa di Cupertino parla di “misurazioni elettriche utilizzabili per rilevare funzionalità cardiache, creare un elettrocardiogramma (ECG), calcolare la risposta galvanica della pelle” (una tecnica per osservare e misurare i livelli di sudorazione) ma anche calcolare altri fattori quali la percentuale di massa grassa e la pressione arteriosa.
Di particolare interesse la modalità con la quale è possibile rilevare i dati: usando semplicemente la fotocamera e specifici sensori di luce è possibile ottenere saturazione dell’ossigeno, battito cardiaco, indice di perfusione (PI, ricavabile con la pulsossimetria) e altri elementi per la pletismografia, legati a tecniche di indagine vascolare (dal punto di vista tecnico, una sorgente luminosa illumina un polpastrello e una fotocellula registra le variazioni di assorbimento della luce da parte dei tessuti, in funzione della sistole/diastole vascolare, generando un grafico che mostra una serie di oscillazioni sincrone con la pulsazione arteriosa). La fotoplestismografia è utilizzabile per monitorare la frequenza respiratoria e individuare patologie come l’ipovolemia.
Esistono tecniche che consentono di effettuare già misurazioni con l’esistente fotocamera dell’iPhone ma il brevetto di Apple sembra integrare tecnologie specifiche molto avanzate e più sicure rispetto a quanto è possibile ottenere con i componenti ora di serie con l’iPhone.
Apple da tempo conta su un suo team interno che si occupa specificamente di Salute. A giugno di quest’anno ha assunto la Dott.ssa Sumbul Desai, figura chiave responsabile Digital Health dello Stanford Center. In precedenza ha assunto molte altre figure di spicco nel settore della salute digitale. A novembre dello scorso anno ha assunto il Dr. Ricky Bloomfield della Duke University e tra i primi sostenitori di piattaforme quali HealthKit e ResearchKit; a giugno dello scorso anno ha assunto il Dr. Rajiv Kumar, pediatra responsabile di ricerche sul diabete che sfruttano il ResearchKit di Apple.
Da tempo Cupertino è attiva con varie iniziative nel settore della salute e si vocifera sia al lavoro su dispositivi di monitoraggio in grado di comunicare con l’Apple Watch, incluso un dispositivo con integrato un sensore non invasivo in grado di monitorare costantemente i livelli di glicemia.