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Secondo nuove ricerche di eMarketer, 168 milioni di persone utilizzeranno quest’anno TV connesse a Internet, in crescita del 10% rispetto allo scorso anno. Il trend non andrà a calare, ed anzi una maggiore crescita è prevista per i prossimi anni. Al momento, però, sembra che a trarne vantaggi non sia Apple TV, bensì la concorrenza.
Circa la metà dei 168 milioni di persone si affideranno, secondo lo studio, alle tradizionali Smart TV. L’altra metà, invece, si rivolgerà a set-top box come Apple TV, Roku, Google Chromecast o Amazon Fire TV Stick. Detiene lo scettro Roku, con 38,9 milioni di utenti, seguita da Google Chromecast, che con 36,9 milioni. Amazon Fire TV è al terzo posto grazie ad una base di utenti pari a 35,8 milioni. Medaglia di legno Apple, più distaccata, con 21,3 milioni di utenti, poco più del 12% di tutto il mercato delle TV connesse.
Motivo principale del quarto posto Apple, secondo lo studio, è il prezzo: Apple TV costa 4 o 5 volte di più rispetto ai concorrenti. Roku , invece, utilizza dal canto suo la neutralità per primeggiare, potendo ottenere partnership importanti, per offrire ai clienti maggiori servizi; Apple e gli altri concorrenti, invece, rimangono legati ad un proprio ecosistema proprietario, dove alcuni servizi sono off limits. Ad esempio Prime Video, che ad oggi non è ancora disponibile su Apple TV, anche se arriverà presto.
Lo studio, peraltro, non vede un roseo futuro per il set top box della Mela, che continuerà a perdere anche nei prossimi anni: i concorrenti raggiungeranno entro il 2021 tra i 20 e i 30 milioni di utenti, mentre nella stessa finestra temporale Apple TV ne conterà solo 4 milioni.
Nel frattempo, Apple continua a lavorare sui contenuti originali per fornire un’offerta più convincente ai propri clienti. Il mese scorso, la società ha assunto due dirigenti Sony per avviare una produzione di contenuti esclusivi. A breve, ad esempio, l’utenza Apple potrà contare su Carpool Karaoke, mentre Planet of the Apps è già in pista, anche se non è ancora dato sapere come sta andando. Basteranno questi contenuti ad accorciare il gap tra Apple TV e i rivali low cost?