Si è conclusa l’annuale assemblea degli azionisti Apple e, nonostante controversie e disaccordi non siano mancati (qualcuno ha pensato anche di mettere ai voti la direzione di Tim Cook), i dirigenti hanno ottenuto l’appoggio maggioritario per ogni decisione aziendale.
L’assemblea generale è un momento di incontro tra membri del consiglio e azionisti ed è l’occasione nella quale il consiglio presenta il rapporto annuale, viene analizzato l’andamento, si discute di strategie future da intraprendere e gli azionisti possono porre domande al consiglio di amministrazione, ricevere spiegazioni su eventuali risultati deludenti e suggerire eventuali cambi di rotta per il futuro.
Tra le proposte all’ordine del giorno vi era l’elezione dei direttori, riconfermando tutti e nove quelli che erano già nel consiglio di amministrazione.
Altre proposte hanno riguardato i compensi dei dirigenti, confermati anche questi. Successivamente è stata accolta una proposta di audit in materia di diritti civili e di non discriminazione, concordando che le misure adottate da Apple sono già sufficienti.
Altra proposta degli azionisti ha riguardato i legami di Apple con la Cina, con richieste che hanno riguardato dettagli su cosa intende fare l’azienda per ridurre la dipendenza dal Paese del Dragone; Apple ha riferito che queste informazioni sono già indicate nelle relazioni volontarie e nella documentazione inviata alla Securities and Exchange Commission.
La maggiorparte degli azionisti si è allineata ancora Apple anche su questioni relative a comunicazioni del Consiglio di Amministrazione, e su questioni legate alle differenze di retribuzione razziale e di genere.
Tutto liscio come l’olio per Apple anche per quanto riguarda l’accesso degli azionisti al proxy system, ossia il sistema di invio della documentazione strumentale all’esercizio del proprio diritto di voto per delega prima dell’adunanza assembleare.
Una curiosità: il CEO Tim Cook potrebbe ricevere un compenso di circa 50 milioni di dollari se Apple raggiungerà gli obiettivi finanziari, “un taglio” di circa il 40% rispetto ai 99 milioni di dollari accordati nel 2022, composto dal salario di base di 3 milioni di dollari, 6 milioni di dollari di bonus cash e ricompense in azioni. Il taglio nelle retribuizone di Cook era stato deciso già a gennaio.