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Apple troppo ottimistica sull’adozione di Apple Pay?

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Alla presentazione del primo trimestre fiscale dell’anno, la Casa della Mela aveva definito il 2015 “l’anno di Apple Pay”. Stando a quanto riporta Reuters, molti grandi nomi nel settore della vendita al dettaglio continuano però a essere scettici sui servizi di pagamento contactless.

Annunciato a settembre dello scorso anno negli Stati Uniti, il servizio supporta le carte di credito e debito dei tre circuiti principali, American Express, MasterCard e Visa, emesse dalle banche più popolari, fra cui Bank of America, Capital One Bank, Chase, Citi e Wells Fargo, che rappresentano l’83% del volume di acquisti tramite carta di credito negli USA. Oltre agli Apple Store, negli USA Apple Pay è supportato da Bloomingdale’s, Disney Store e Walt Disney World Resort, Duane Reade, Macy’s, McDonald’s, Sephora, Staples, Subway, Walgreens, Whole Foods Market e altri ancora.

Reuters ha sentito alcuni dei primi 100 nomi nella National Retail Federation (NRF), associazione di commercianti al dettaglio; Apple aveva indicato per “circa la metà” di questi la volontà di supportare Apple Pay entro fine anno, previsione ora definita “troppo ottimistica” dall’agenzia di stampa.

Dopo discussioni e interviste con 98 dei primi 100 esercenti nella top 100 della NRF, si è scopre che meno di un terzo dei venditori al momento accetta Apple Pay, mentre circa due terzi delle aziende hanno confermato che non supporteranno quest’anno i servizi per i pagamenti mobili. Solo quattro dettaglianti hanno confermato a Reuters che si uniranno nel 2015 agli altri vendor che già offrono il servizio.

Cercando di capire perché alcuni commercianti siano riluttanti nello sfruttare questa opportunità, viene citata principalmente “insufficiente domanda della clientela”; seguono l’impossibilità di accedere ai dati riguardanti gli acquisti/gusti dei clienti, i costi di installazione, e la volontà di supportare altre soluzioni di pagamento quali Current-C. Ventotto dettaglianti indicano l’impossibilità di accedere ai dati e di inviare ai clienti pubblicità personalizzate quali una “ragione principale” nel non volere Apple Pay.

Disponibilità dei commercianti a parte, i partner attuali sembrano entusiasti del servizio Apple Pay evidenziando la soddisfazione dei clienti e la facilità d’uso. Michael Silverman di Whole Food ha spiegato a Reuters che Apple Pay rappresenta il 2% dei pagamenti in dollari di marzo, prevedendo un incremento in futuro. “I nostri clienti sta piacendo tantissimo la velocità, la praticità e la sicurezza di Apple Pay” ha detto Silverman.

Nel corso della Worldwide Developers Conference di lunedì 8 giugno, Apple potrebbe annunciare novità specifiche per Apple Pay. Si parla da tempo di un programma sconti e fedeltà, un meccanismo che consentirà agli utenti dl servizio di ottenere sconti e vantaggi vari.

In seguito alla pubblicazione dell’articolo di Reuters, Apple ha rilasciato una dichiarazione al sito iMore: “Gli utenti amano Apple Pay e siamo molto felici per i progressi compiuti dal lancio partito solo sei mesi addietro” ha detto un portavoce della Mela. “Abbiamo parlato con tutti i primi 100 esercenti negli USA e circa la metà di questi accetterà pagamenti con Apple Pay entro quest’anno, e altri ancora arriveranno il prossimo anno”. “C’è uno slancio notevolissimo non solo dai grandi dettaglianti ma anche dagli altri, con i provider per i servizi di pagamento che ci dicono di vedere una domanda senza precedenti da piccole e medie imprese in tutto il paese”.

 

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