Apple è in trattiva per l’acquisizione di Tidal, il servizio di musica in streaming. La fonte dell’indiscrezione è autorevole: il Wall Street Journal, una testata che in passato ha già avuto modo di dimostrare che non racconta semplici rumor.
Lanciato nel 2014, Tidal è passato nelle mani di Jay Z nel gennaio del 2015 (rilevato per 56 milioni di dollari dal gruppo musicale svedese Aspiro) e rilanciato alcuni mesi dopo. Al debutto il rapper e imprenditore aveva promesso partecipazioni e contanti agli artisti in cambio di sostegno nella promozione e nel marketing della sua nuova iniziativa.
All’inizio di quest’anno, l’album The Life of Pablo di Kanye West è stato in un primo momento offerto come download sul sito del rapper, poi in esclusiva sulla piattaforma Tidal e solo alcune settimane messo a disposizione su Apple Music; anche l’album Lemonade di Beyoncé è un’esclusiva di Tidal, così come alcuni brani di Madonna, motivi che avrebbero spinto Apple a ponderare l’acquisizione. A stuzzicare l’interesse di Apple, sarebbe la presenza nel catalogo anche di artisti quali Kanye West, Beyonce e Rihanna, molti dei quali hanno una partecipazione nel brand. Non manca neppure un motivazione simile a quella che spinse Apple a comprare Beats. Se in quel caso c’era da acquisire Dr. Dre e Iovine con tutto il loro prestigio e relazioni, qui ci sarebbe da portare a casa una figura molto popolare con Jay-Z.
Tidal è basato su abbonamenti è propone brani in formato lossless di qualità e video musicali. Sono due le tipologie di servizio offerte: “standard” (9,99$ al mese) e “HiFi” (19,99$ al mese). Gli abbonati al servizio sarebbero 4.2 milioni e a marzo di quest’anno il 45% di questi avrebbe scelto il servizio più costoso, con brani di qualità superiore.
Un portavoce di Tidal ha negato discussioni in corso con Apple e il WSJ precisa che non è detto che si giunga a un accordo.