Apple sta trattando con alcuni fornitori di contenuti TV americani per arricchire il “bouquet” che dovrebbe essere parte di un servizio di streaming di canali TV da passare alla Apple TV già in commercio oggi. A fare cenno al faccia a faccia in corso in questi mesi è il New York Post, un tabloid che non disdegna di far pendere la bilancia dei suoi articoli verso il sensazionalismo ma che ha anche buoni agganci ai piani alti di diverse società di primo piano (il proprietario, d’altra parte è News Corp di Murdoch).
Secondo il Post, i tavoli aperti non sarebbero però facili per la Mela per le strette condizioni che vorrebbe imporre ai suoi ipotetici partner. «Vogliono tutto – dice un anonimo interlocutore del giornale – e non vogliono pagare niente». Ma oltre che problematiche di tipo economico e contrattuale, ci sarebbero di mezzo anche questioni anche più strategiche come la volontà da parte di Apple di avocare a sé le decisioni sull’interfaccia e la distribuzione della banda e la richiesta di suddividere gli introiti pubblicitari (invece che versare una quota per la distribuzione dei contenuti). Verrebbe così a configurarsi un sistema interamente, o quasi, controllato da Apple, dove i network TV dipenderebbero totalmente dal sistema gestito dalla Mela.
Secondo il New York Post, in ogni caso, Eddie Cue che sta gestendo le trattative non si sarebbe ancora arreso. In questo momento il capo di tutto il gruppo che si occupa di contenuti digitali per Apple, stare discutendo con gli operatori mobili come Verizion e AT&T per cercare di aprire una breccia.