Jennifer Bailey, vice presidente Apple Pay, è stata recentemente intervistata da Christine Romans di CNN nel corso di un evento privato che si è svolto a San Francisco per discutere del futuro dei pagamenti, e anche di Apple Pay e Apple Card. Tra gli argomenti di cui si è parlato anche le criptovalute, in riferimento al quale, la manager di Apple ha detto che è qualcosa che l’azienda “sta monitorando”.
“Pensiamo siano interessanti”, ha detto Jennifer Bailey, “riteniamo possano avere un interessante potenziale a lungo termine”. L’interesse della Mela verso le criptovalute non sorprende tenendo conto che in iOS 13 è presente anche una nuova tecnologia denominata CryptoKit pensata per stoccare le chiavi crittografiche in possesso dell’utente, relative a token e valute digitali. In passato sono stati scovati anche brevetti di Apple concernenti le blockchain (ne abbiamo parlato qui e qui), una sorta di “libro mastro” per conservare immodificabilmente la storia di transazioni.
La Bailey, come accennato, discorrendo delle criptovalute ha parlato di potenziale a lungo termine, spiegando ad ogni modo che la Mela è al momento concentrata principalmente su ciò che i consumatori usano oggi e li soddisfa. “Molte persone sono ad esempio piuttosto soddisfate delle loro carte di debito, e aiutare le persone a sfruttarle in modo più sicuro, con la nostra piattaforma e in modo immediato, è quello su cui ci stiamo concentrando”.
La manager di Apple ha parlato anche della gestione delle mance, un elemento sul quale riconosce che l’azienda “dovrebbe lavorare di più”: “Abbiamo ottenuto feedback da un sacco di persone che hanno cominciato a usare i pagamenti mobile, Apple Pay e hanno smesso di usare contanti”. “Una delle aree-chiave nelle quali ci chiedono di fare di più è effettivamente la gestione delle mance”. Bailey spiega che con alcuni sistemi presenti nei punti vendita sono disponibili funzionalità ad hoc pagando con i dispositivi mobile, ma manca ancora il tocco personale sul quale l’azienda deve lavorare.
Apple Pay e l’app Wallet sono già utilizzabili come alternative digitali alle carte di credito e debito, ai tesserini di identificazione degli studenti, ai biglietti per il cinema, alle carte di imbarco e altro ancora. Alla richiesta di indicare il rimanente elemento più complicato che potrebbe essere gestito con il wallet, Bailey ha parlato dei documenti di identità personale quali la patente o il passaporto. Le ragioni sono ovviamente di tipo legale, essendo documenti che devono essere rilasciati da enti governativi. La manager di Apple spiega che in alcune nazioni si usano già i dispositivi mobili per aggiungere il passaporto al wallet, permettendo di usare il telefono per spostarsi, ad esempio, in aeroporto. Secondo Bailey è qualcosa che in futuro si potrà diffondere, anche se la diffusione di queste tecnologie d’identificazione non sarà veloce come altre.