Apple Studio Display è un monitor che si distingue non solo per la risoluzione, ma anche per le varie funzionalità di serie, diverse da altri monitor in circolazione. Ha uno splendido schermo Retina 5K da 27″, videocamera e audio di altissimo livello, e offre quell’esperienza integrata che piace a chi sceglie Apple e Mac.
Il design è all-screen completamente in alluminio con bordi sottili e un profilo ridotto. Lo stand integrato permette di inclinare il display fino a 30° e offre supporto a inclinazione e altezza regolabili, con braccio controbilanciante che permette di regolare comodamente il monitor, anche se proposto come optional a prezzo sostenuto. Volendo è disponibile anche un adattatore VESA opzionale, utilizzabile sia in verticale sia in orizzontale, per una maggiore versatilità.
La risoluzione è 5K (5.120 x 2.880 pixel a 218 ppi), la luminosità è di 600 nit, supporta un miliardo di colori, la gamma cromatica P3 e la tecnologia TrueTone che regola in automatico la temperatura colore del display in base alla luce ambientale per una esperienza di visualizzazione più naturale.
Il rivestimento antiriflesso permette di avere una riflettanza estremamente bassa; volendo è anche possibile scegliere il vetro con nanotexture opzionale. Introdotto per la prima volta su Pro Display XDR, questo diffonde la luce permettendo di ridurre al minimo il riflesso.
Oltre a tre porte USB-C (utilizzabili per dischi esterni, periferiche e connessione in rete) e porta Thunderbolt 3 (utilizzabile per la ricarica di dispositivi host a 96W), è presente un chip A13 Bionic (lo stesso di iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max), sfruttato per varie funzionalità (videocamera, sistema audio, Hey Siri). Di seguito cinque caratteristiche che rendono questo display diverso da altri (qui un elenco di alcuni possibili monitor che è possibile abbinare al Mac).
Integrazione con macOS
La stretta, strettissima integrazione con macOS è uno dei punti di forza di questo prodotto. Il monitor Studio Display viene ovviamente riconosciuto automaticamente dal Mac, permettendo di richiamare varie impostazioni (preset con varie modalità di riferimento video) direttamente dalle Preferenze di Sistema del sistema operativo.
L’integrazione con macOS permette non solo di riconoscere la webcam, il sistema audio, sfruttare la tecnologia Center Stage e l’Audio Spaziale, ma anche di ricevere aggiornamenti per il firmware del monitor, alla stregua di tradizionali aggiornamenti del sistema operativo. Oltre a migliorare le funzioni esistenti, non è escluso che in futuro Apple possa introdurre nuove funzioni nel monitor Studio Display tramite aggiornamento software.
Chip A13
Il chip A13 Bionic è sfruttato per la gestione della videocamera con ultra-grandangolo da 12MP e angolo visione di 122°, offrendo funzionalità quali l’inquadratura automatica Center Stage. Grazie a questo chip è possibile rimanere sempre al centro della scena anche se ci muoviamo nella stanza; durante la conversazione, l’inquadratura si allarga o si restringe ogni volta che altre persone si uniscono a o se ne vanno, funzionalità utilissima con le varie app per videoconferenze.
Microfoni e altoparlanti
Il monitor di Apple è dotato di tre microfoni in array di qualità professionale con un rumore di fondo particolarmente basso, per chiamate e registrazioni che Cupertino definisce “dal suono cristallino”. Studio Display vanta anche un sistema audio composto da sei altoparlanti ad alta fedeltà, che promettono ottima esperienza d’ascolto.
Quattro woofer force-cancelling riducono al minimo la distorsione: Apple dichiara che questi producono bassi “potenti e articolati”, e che i due tweeter ad alte prestazioni creano “medi accurati e acuti cristallini”. Gli altoparlanti supportano l’audio spaziale per musica e video con Dolby Atmos, con vantaggi dal punto di vista delle esperienze immersive. In altre parole è una perfetta combinazione di videocamera e sistema audio mai vista su un display desktop.
Connettività
Studio Display ha tre porte USB-C che consentono trasferimenti fino a 10 Gb/s per collegare direttamente al display periferiche, unità di archiviazione e dispositivi di rete ad alta velocità. Una porta Thunderbolt permette di connettere al Mac sia Studio Display sia le altre periferiche collegate tramite un unico cavo. Lo stesso cavo è anche in grado di fornire 96W di alimentazione a un notebook Mac, permettendo ad esempio di ricaricare rapidamente un MacBook Pro 14″. È tra le altre cose possibile collegare fino a tre monitor Apple Studio Display a un solo MacBook Pro per creare una potente sala montaggio o postazione per le animazioni.
Due (e anche tre) costano meno del Pro Display XDR
I prezzi listino di Studio Display partono da 1799 euro (IVA inclusa); è un prezzo importante ma in linea con la qualità e le funzionalità offerte dal prodotto. È in ogni caso un prezzo inferiore rispetto al completissimo ma inarrivabile Pro Display XDR da 32″ (che parte da 5.599 euro). Chi può permetterselo, può acquistare due o più Studio Display da 27″, affiancarli, e risparmiare rispetto al solo Pro Display XDR.