Il CEO di Apple Tim Cook ha rivelato che l’azienda da lui guidata sta studiando tecnologie che potrebbero contribuire a individuare precocemente rischi per la salute, sulla falsariga delle funzionalità che permettono di monitorare il cuore già presenti in Apple Watch.
Cook ha parlato del contribuito di Apple alla tutela della salute nel corso di una tavola rotonda che si è svolta in Irlanda, facendo capire che, alla stregua di quanto visto con le funzionalità di monitoraggio della salute cardiaca, l’Apple Watch fornirà in futuro funzionalità in altri ambiti.
Gli attuali modelli di Apple Watch integrano sensori in grado di verificare la presenza di un ritmo irregolare che potrebbe essere sintomo di fibrillazione atriale (AFib); gli Apple Watch Series 4 e Series 5 permettono di tracciare un elettrocardiogramma (chiamato anche ECG o EKG) , un esame che registra la frequenza e l’intensità degli impulsi elettrici che producono il battito cardiaco. Da un elettrocardiogramma, i medici possono ricavare informazioni sul ritmo cardiaco e la presenza di eventuali anomalie.
Apple Watch è stato uno dei primi dispositivi da polso a ricevere l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, un crescente incrocio in un settore che mira a mettere insieme l’elettronica di consumo con l’assistenza sanitaria.
“Vedo che questa intersezione non è stata ancora esplorata bene”, ha riferito Cook. “Non ci sono molte tecnologie associate alle modalità con cui le persone si occupano della loro salute, se non quando cominciano ad avere problemi seri”.
Il CEO di Apple ha partecipato a una sessione di domande e risposte con Martin Shanahan, CEO di IDA Ireland – l’agenzia statale irlandese responsabile di attrarre investimenti esteri diretti verso l’Irlanda; quest’ultimo ha presentato Cook in occasione di un riconoscimento speciale assegnato ad Apple per i 40 anni di investimenti nel paese.
“Ritengo si possa sfruttare la semplice idea di elementi di prevenzione e individuare molte aree nelle quali la tecnologia può essere incrociata con l’assistenza sanitaria, migliorando l’andamento della nostra vita”. L’a.d. di Apple ha riferito ancora che il costo delle prestazioni sanitarie potrebbe “fondamentalmente essere abbassato”, “anche in modo sostanziale”, integrando comuni tecnologie sanitarie in dispositivi consumer.
“Molti fondi spesi nel settore sanitario, sono destinati a casi non identificati con tempestività”, ha detto ancora Cook. “Ci vorrà tempo ma le cose che stiamo facendo ora – delle quali non posso parlare oggi – mi danno molti motivi di speranza”.
Apple ha avviato varie iniziative incentrate sul tema salute e prevenzione. Si vociferano da qualche tempo varie attività in corso ma finora non è stato annunciato nulla di concreto. A dicembre è stato individuato un brevetto in grado di fornire monitoraggio continuo di discinesia (un’alterazione del movimento) e tremori, elementi che potrebbero essere di aiuto nel trattamento del morbo di Parkinson. Si vocifera che Apple è da tempo al lavoro anche su sistemi non invasivi per monitorare la glicemia con Apple Watch, soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono di diabete, ma che con ogni probabilità richiederanno ancora tempo prima di essere completate e approvate dalla FDA. Queste due menzionate sono solo alcune delle tante funzionalità in serbo per i futuri dispositivi da polso di Cupertino.