Apple sta da tempo prestando particolare attenzione all’India, un mercato con 160 milioni di utenti in possesso di uno smartphone e con potenzialità enormi, come riconosciuto anche dal CEO di Apple Tim Cook nella presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre 2016.
Cook ne ha parlato come di un mercato di riferimento “incredibilmente entusiasmante”. “Sta rapidamente diventando la nazione degli stati BRIC (acronimo di Brasile, Russia, India e Cina, ndr) con la più rapida crescita. L’india è il terzo più ampio mercato smartphone del mondo, dietro la Cina e gli Stati Uniti”. “La popolazione in India è incredibilmente giovane. L’età media è 27 anni. Pensiamo all’età media cinese di 36, 37 anni ma 27 è incredibile”. “Quasi metà della popolazione in India è sotto i 25 anni e ritengo che il profilo demografico sia grandioso per un brand consumer e persone che intendono davvero avere i migliori prodotti. E come sapete, stiamo impegnando sempre più energie in India”.
Secondo dati riferiti da Counterpoint Technology Research, Apple ha venduto in India una stima di 800.000 iPhone nell’ultimo trimestre, dato migliore di sempre nel mercato in questione, ma nulla rispetto alla frazione dei 28 milioni di smartphone venduti nel paese nello stesso periodo.
Reuters spiega che l’India si prospetta come “uno scorcio affascinante” per la Mela, soprattutto ora che è alle prese con il freno causato dalla recessione economica cinese, il suo secondo più importante mercato di riferimento. Benché le entrate nella “Grande Cina” (un termine con il quale ci si riferisce collettivamente anche ai territori che includono Hong Kong, Macao e Taiwan) siano cresciute del 14% nell’ultimo trimestre, Apple avrebbe cominciato a intravedere un riorientamento strutturale dell’economia, in particolare a Hong Kong, ed è per questo che guarda con sempre maggiore interesse al mercato indiano.
Il problema di Apple è che al momento i prezzi di iPhone sono elevati per il mercato in questione: un dispositivo come iPhone 6s è venduto poco meno di 700 dollari, quasi la metà del salario annuale medio. “Per molti versi” ha spiegato l’analista Tarun Pathak di Counterpoint Technology Research a Reuters, “la situazione indiana è quella della Cina di pochi anni addietro, con una classe media ancora molto piccola, e potrebbero volerci dai due ai tre anni prima che Apple ottenga un livello analogo di successo in India”.
Nel frattempo in India crescono le reti 4G e Apple ha chiesto al governo indiano le autorizzazioni per aprire i suoi negozi. Come in Cina, anche in India iPhone è visto come uno status symbol, e altri analisti azzardano che nel giro di un anno o poco più questo mercato supererà in termini di vendita quello USA.