I futuri iPhone e Apple Watch potrebbero essere in grado di ottenere informazioni sulla posizione attuale e offrire servizi basati sulla localizzazione grazie a mini-sensori in grado di annusare l’aria e capire se l’utente è all’interno o all’esterno, anche in una specifica stanza, senza bisogno di fare affidamento al GPS o ai segnali usati nelle reti per le telecomunicazioni.
Gli attuali servizi di localizzazione che consentono alle app di Apple e di terze parti e ai siti web di raccogliere e utilizzare informazioni basate sulla posizione attuale di iPhone o Apple Watch, sfruttano tecnologie quali il GPS e il Bluetooth (ove disponibili) insieme a informazioni crowd-sourced sulle posizioni di hotspot Wi-Fi e all’ubicazione di stazioni radio della rete cellulare per determinare la posizione approssimativa del dispositivo.
Queste funzionalità sono comodissime ma richiedono l’accesso a infrastrutture esistenti per la lettura della posizione. In particolari casi, zone dove ad esempio il segnale della triangolazione GPS non è disponibile, non è possibile dedurre la propria posizione in modo preciso.
Il sito Appleinsider ha scovato un brevetto della Casa di Cupertino nel quale si fa riferimento a sensori con i quali sarebbe possibile dedurre la posizione tenendo conto di ozono, biossido di carbonio e altre emissioni simili, idea che permetterebbe di farsi un’idea dell’area approssimativa presso la quale si trova l’utente.
Il sistema brevettato da Apple non consente l’identificazione precisa dell’area ma sarebbe in grado di individuare aree note e vari ambienti distinguendo ad esempio varie stanze degli edfiici dalla differente presenza di sostanze nell’aria per le diverse dimensioni di finestre e ingressi. È anche possibile capire se l’utente si trova all’interno o all’esterno di un edificio dalla presenza dell’ozono troposferico (un agente inquinante), concentrato diversamente all’esterno e in un ambiente interno.
Come sempre ricordiamo che Apple registra annualmente decine e decine di brevetti e non sempre queste idee arrivano in prodotti finali. All’inizio di questo mese è stato scovato un diverso brevetto per Apple Watch e iPhone nel quale si fa riferimento a sorta di naso elettronico capace di individuare alcuni gas pericolosi nell’aria che l’uomo non percepisce o che percepisce quando è troppo tardi (es. il pericoloso monossido di carbonio). Una funzione di questo tipo potrebbe essere utile in vari frangenti, rivelando non solo la presenza di elementi pericolosi nell’aria ma anche cali della glicemia tenendo conto del sudore della pelle.