Apple pensa a una raccolta fondi in Taiwan e in Australia (la cosiddetta regione Asia Pacifico). Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, è intenzione della Casa di Cupertino emettere obbligazioni aziendali nelle due nazioni, un piano che dovrebbe consentire di raccogliere tra i 3 i 4 miliardi di dollari.
Apple, come noto, può contare su enormi liquidità (233 miliardi di dollari a fine marzo), ma finora anziché rimpatriare gli utili ha preferito la vendita di debito, strumenti che consentono i finanziare buyback (il riacquisto di azioni) e staccare cedole.
L’emissione di debito a Taiwan e in Australia dovrebbe partire da 1 miliardo di dollari per singola nazione, ma la somma totale potrebbe raddoppiare in base alla domanda. Si vocifera anche della possibile emissione di bond in Giappone e Singapore. In passato Apple ha emesso obbligazioni con offerte in euro, yen, franco svizzero, sterlina e dollari australiani.