Un Apple Store in centro a Milano: dopo mesi di indiscrezioni finalmente domani sapremo se la multinazionale della Mela potrà costruire uno dei suoi flagship Store nel cuore pulsante della città e uno dei suoi volti identitari: la Galleria Vittorio Emanuele II. Domani pomeriggio infatti la Commissione Gare del Comune di Milano proclamerà il vincitore del bando a cui hanno partecipato Apple, Gucci e Prada scelto, si legge nel comunicato (che per altro è la prima conferma pubblica e ufficiale di un’offerta Apple per un negozio in centro a Milano), basando la valutazione al 60% sul progetto di ristrutturazione e adeguamento presentato dalle tre società e per il restante 40% in base all’offerta economica. Il canone di affito base da cui parte il bando è di 2,118 milioni di euro l’anno per i primi 5 anni e da 3,629 milioni di euro per i restanti 13 anni.
L’annuncio mette fine ad anni di voci sui piani di Apple. Macitynet ha parlato di un possibile Apple Store in centro Milano in innumerevoli occasioni. I riferimenti hanno prima puntato a corso Vittorio Emanuele, dove è in corso un importante intervento di riqualificazione. Apple però sembra avere rinunciato alla collocazione quanto si erano aperte prospettive per l’ancora più prestigiosa galleria Vittorio Emanuele. Qui, proprio nell’ottagono, scadeva il contratto di locazione del ristorante McDonald’s e l’amministrazione comunale voleva assolutamente un marchio di prestigio al suo posto. Si tratta di una location di ben 4.907 metri quadrati disposti su più piani (dal piano terra al sesto piano compreso un ammezzato), uno spazio più che interessante per un flagshship store della Mela.
Di qui i contatti tra Apple e le giunta Moratti che aveva individuato proprio nell’azienda di Cupertino un partner che poteva dare ulteriore lustro alla galleria commerciale. Così era stato preparato un bando di concorso con un occhio di riguardo per le necessità e peculiarità di uno store Apple; ma al bando hanno aderito anche due colossi della moda, Prada e Gucci, che se pure “costrette” ad adeguarsi a caratteristiche (spazio nel campo dell’innovazione, della tecnologia e della comunicazione con prevalenza in termini di superficie) che sembrano scritte apposta per un produttore che opera nel campo dell’hitech, non volevano riunuciare a priori ad una vetrina delle portata di quella offerta ad Apple. La partecipazione di più concorrenti al bando e Il cambiamento di amministrazione hanno rinviato le decisioni in merito da prima dell’estate a dopo l’estate anche alla luce della necessità della giunta meneghina di fare cassa.
Resta da vedere che cosa succederà se Apple fosse “sconfitta” alle buste. Recentemente l’architetto Peter Bohlin, autore dei principali Apple Store al mondo (Tokyo, Quinta Strada, Covent Garden, Chicago) ha svelato il grande interesse di Steve Jobs in persona per Milano e per una location di prestigio in centro a Milano. Cupertino ripiegherà altrove sempre sul centro di Milano o, visto che «tutto sembra più difficile in Italia» passerà oltre ritirandosi in altre città o nei conosciuti e sempre ospitali centri commerciali?