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Apple blocca la vendita di hardware e servizi in Crimea

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Apple continua a tagliare i legami con la Crimea dopo le sanzioni imposte il 19 dicembre dagli USA contro la regione come risposta alla decisione russa di annettere la regione. I partner di Apple dall’1 febbraio non potranno più vendere hardware e servizi sul territorio; TechCrunch spiega che i rivenditori sono stati avvisati via mail da un rappresentante di Apple.

La mossa (già seguita anche da Valve) fa seguito alla notizia di qualche giorno addietro: Apple aveva inviato avvisi di risoluzione dell’Accordo con gli Sviluppatori alle persone i cui account sono registrati nel territorio della penisola in questione.

Come abbiamo già spiegato la decisione di Apple e di altre società statunitensi arriva dopo l’ordine esecutivo firmato dal presidente Barack Obama il 19 dicembre nel quale sono indicate “Ulteriori misure per affrontare l’occupazione russa della Crimea”. La regione ha meno di due milioni di abitanti, ma è diventato il nodo centrale della discordia nelle tensioni scoppiate tra Ucraina e Russia a inizio 2014 dopo la fuga dell’ex presidente ucraino Viktor Janukovyč e l’escalation delle tensioni geopolitiche fra Ucraina e Russia.

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