«Apple sta perdendo la sua personalità». Parole forti che non giungono da una persona qualunque: a parlare è infatti Ken Segall, ideatore e direttore della storica campagna pubblicitaria “Think Different” nonché stretto confidente di Steve Jobs. Secondo Segall il reparto marketing della multinazionale di Cupertino non starebbe facendo le mosse giuste.
«Un marchio dovrebbe avere una sua personalità chiara e distinta» sentenzia Segall «E ciò diventa ancora più importante in un momento come questo, in cui il mercato degli smartphone è ormai maturo e c’è bisogno di saper fare la differenza». Jobs – ricorda ancora Segall – voleva che la gente bramasse i prodotti Apple, un sentimento che oggi invece mancherebbe.
Secondo il veterano di marketing, pubblicità e comunicazione Apple si trova ad affrontare una dura sfida «Dovrebbero dare personalità al proprio telefono, renderlo unico. Oggi le differenze tra i vari smartphone sono pressoché impercettibili, come fai a pubblicizzare qualcosa del genere? Ecco, è qui che entra in gioco l’abilità di chi fa marketing».
Il problema di Apple – spiega Segall – è che le attuali pubblicità di iPhone si focalizzano soprattutto sulle sue funzioni, e questo non creerebbe una connessione emotiva con il marchio, un concetto su cui Steve Jobs invece lavorava molto. Il co-fondatore di Apple riteneva infatti che finché le persone rimanevano legate emotivamente al marchio, difficilmente lo avrebbero abbandonato.
Un pensiero che appare però non condiviso da tutti: Ben Wood, analista di CCS Insight, afferma che «L’amore irrazionale per Apple» è ancora forte tra i clienti, tanto che i concorrenti «Dovrebbero guardarsi le spalle».