Presentando Apple Intelligence, il sistema di intelligenza personale per iPhone, iPad e Mac che sarà integrato in iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia, Apple ha spiegato che sarà disponibile da quest’autunno in inglese americano iniziando dagli USA e che il supporto per altre lingue e nazioni arriverà successivamente.
Per poter offrire varie funzionalità IA avanzate di serie nei suoi sistemi operativi nell’UE e in Cina, Apple dovrà ottenere l’ok da autorità di regolamentazione.
Durante la presentazione dei risultati finanziari del terzo trimestre dell’anno fiscale 2024, al CEO di Apple, Tim Cook, è stata fatta una domanda sulla disponibilità di Apple Intelligence su mercati come quelli dell’UE e della Cina. L’a.d. di Apple ha risposto in modo generico ma ha spiegato che l’azienda è impegnata con le varie autorità di regolamentazione per rendere disponibili le funzionalità IA a tutti.
Apple ha bisogno di comprendere i requisiti normativi prima di poter indicare tempistiche sulla disponibilità di Apple Intelligence in determinate aree geografiche.
“Siamo impegnati, come potete immaginare, con tutti e due gli organismi di regolamentazione che ha citato”, ha riferito Cook rispondendo alla domanda su UE e Cina. “Il nostro obiettivo è ovviamente andare avanti più in fretta possibile, allo scopo di rendere sempre disponibili le funzionalità per tutti. Dobbiamo comprendere i requisiti normativi prima di poterci impegnare e fissare un programma per farlo, ma siamo impegnati in modo molto costruttivo con entrambi”.
Apple ha in precedenza spiegato che le funzionalità IA di Apple Intelligence non saranno da subito disponibili nell’UE per questioni legate a “privacy e sicurezza”. Sarà probabilmente necessario modificare il funzionamento di alcuni strumenti a causa della legislazione che nell’UE regola l’intelligenza artificiale, con fornitori di servizi che devono offrire sistemi IA sicuri e affidabili in tutto il mercato unico garantendo il rispetto dei diritti fondamentali, tenendo conto, ad esempio di requisiti in materia di trasparenza per finalità generali e regole più rigorose per quanto riguarda rischi sistemici.