Apple ha in cantiere una consistente espansione per i servizi cloud: Cupertino avrebbe intrapreso un ambizioso progetto per la creazione di un network privato ad alta velocità, costruito per lo più con soluzioni hardware e software proprietari, pensato specificatamente per i suoi datacenter e dettato dalla crescente domanda di storage e capacità di trasferimento nel cloud.
Ne parla Bloomberg spiegando che Apple ha elaborato una sua strategia per collegare direttamente i datacenter USA l’uno con l’altro oltre che con le principali dorsali internet. La Mela starebbe esplorando modi per progettare e costruire in proprio hardware di switching in grado di espandere le capacità dei collegamenti in fibra ottica e gestire anche “centinaia di gigabit al secondo”. Per tutto questo Apple sta collaborando con società specializzate nel networking quali Cumulus Networks per il versante software e il partner di lunga data Quanta per la produzione di hardware ad hoc.
L’obiettivo di Apple è aumentare le capacità di gestione piuttosto che rimpiazzare le esistenti infrastrutture dei partner. Anziché affittare spazio e larghezza di banda dai player del settore attuali, Apple potrebbe avere individuato un modo per spostare più velocemente i dati sfruttando i suoi network con ottimizzazione e partnership specifiche per la distribuzione sull’ultimo miglio, la tratta di cavo che connette le centrali telefoniche agli utenti finali.
Non sono noti altri dettagli, ma il piano di Apple appare simile alla strategia che sta seguendo Google negli Stati Uniti dove è proprietaria di migliaia di chilometri di cavi in fibra ottica che arrivano ai suoi datacenter e sfruttano software e hardware proprietari in grado di gestire automaticamente lo scaling e risolvere problematiche connesse alla capacità.
A febbraio di quest’anno Apple ha dichiarato che saranno realizzati data center in Irlanda e Danimarca, oltre a una nuova struttura da 2 miliardi di dollari in Arizona. Apple, lo ricordiamo, a marzo dello scorso anno ha aderito all’Open Compute Project di Facebook, un’architettura per server destinata a definire il futuro dei mega data center nei prossimi anni.