Bloomberg elenca quanto speso in ricerca e sviluppo da alcune aziende della Silicon Valley nell’ultimo anno fiscale. Rispetto ad altre aziende e rispetto alle risorse disponibili, Apple spende relativamente poco: il 3,5% delle entrate, pari a 8,1 miliardi di dollari. Facebook ha speso il 21%, Qualcomm il 22%, l’agglomerato Alphabet, il “cappello” che include anche Google, il 15% del fatturato.
È opinione diffusa che le società hi-tech devono reinvestire una sostanziosa parte dei ricavi delle vendite in ricerca e sviluppo per non rischiare di essere superate da altre. Apple non ha mai adottato questa filosofia; a questo proposito nel 1988 Steve Jobs affermava che “L’innovazione non ha nulla a che fare con quanti dollari si spendono in ricerca e sviluppo”, spiegando che quando uscì il primo Mac, IBM spendeva 100 volte più di Apple in ricerca e sviluppo.
Sotto la guida del CEO Tim Cook, Apple ha puntato sui progressi realizzati dai fornitori, preferendo concentrarsi su tecnologie cruciali nei semiconduttori. È quanto spiega Ram Mudambi, professore di business school della Temple University a Philadelphia. Le dimensioni di Apple motivano i fornitori a contribuire ad Apple a raggiungere grandi traguardi, creando nuovi chip, schermi, processori grafici, flash per fotocamere e così via, componenti integrati in oltre 230 milioni di iPhone lo scorso anno e per i quali si è impegnata a spendere 29.5 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi.
“I fornitori fanno a gara per lavorare con Apple e in questa corsa spendono in ricerca e sviluppo” spiega Mudambi. Apple non può ovviamente contare solo e soltanto sui fornitori, e ha aumentato considerevolmente gli investimenti relativi ai semiconduttori proprietari, come ad esempio i chip della serie A9, “cuore” dei nuovi iPhone e iPad. In questo settore la Mela è passata dai 4,5 miliardi di dollari spesi nel 2013, agli 8,1 miliardi spesi nell’anno fiscale 2015. Anche i dipendenti che si occupano di questo aspetto, sono cresciuti e solo il 20 novembre sul sito che elenca i posti di lavoro disponibili erano elencati 135 posizioni aperte per ingegneri e designer di chip.
Oltre alla ricerca e sviluppo, Apple nel 2015 ha approntato 11,2 miliardi di dollari in beni strumentali, dispositivi e strumenti sfruttati in fase di prototipazione e produzione. Altre spese affrontate nell’anno fiscale in questione sono quelle relative alla costruzione del nuovo campus, elemento che nel 2016 si calcola contribuirà a 15 miliardi di dollari in spese. Anche nell’advertising e marketing la Mela sembra relativamente più “parsimoniosa”; negli ultimi quattro trimestri ha speso 3,5 miliardi di dollari, contro gli 8,8 miliardi di dollari spesi da Google negli ultimi tre trimestri.
Apple sembra sapere bilanciare perfettamente le spese per marketing, ricerca e sviluppo. Tim Swift, business professor della St. Joseph’s University di Philadelphia, spiega che non serve a nulla fare ricerca e sviluppo se poi non si concretano le idee che nascono nei laboratori; da questo punto di vista a suo dire Apple, in rapporto a quanto spende è l’azienda più produttiva del settore.
