Il nuovo iPad potrebbe costare, in termini di materiali, molto di più del precedente. Queste le conclusioni cui giunge iSuppli, una società specializzata in analisi di mercato per la componentistica.
Secondo iSuppli, il singolo pezzo più caro del nuovo iPad è il Retina Display: 87$, mentre il costo del processore è stimato in 23$. Sommando la flash memory NAND (nel modello preso in esame dalla ricerca era da 32 Gigabyte) e le funzionalità 4G Long Term Evolution (LTE) wireless si arriva a 364.35$.
Da notare che la sezione wireless costa ad Apple 41.50$ (l’11.4% della distinta), quasi il doppio rispetto ai costi della stessa sezione per iPad 2. Il fornitore del chip wireless è Qualcomm e la baseband utilizzata è il processore MDM9600 in grado di fornire anche funzionalità LTE.
Aggiungendo il costo di produzione di 10.75$ a pezzo, il prezzo arriva a 375.10$. L’ammontare complessivo della versione 16GB 4G LTE è di $347.55 e il costo della versione da 64GB stimato in $397.95.
Un dato interessante è che, secono iSuppli, ben il 30.2% del costo di un iPad 32GB LTE fa riferimento a componenti realizzati da Samsung, produttore delle parti più importanti che si trovano all’interno del tablet. In uno degli iPad analizzati la memoria flash tipo NAND è fornita da Toshiba ma Samsung potrebbe essere il fornitore di altre memorie NAND per iPad insieme alla già nominata Toshiba e a Hynix Semiconductor. iSuppli non ne è certa, ma Samsung potrebbe essere il fornitore anche della nuova batteria integrata ricaricabile ai polimeri di litio da 42,5 watt/ora.
In ogni caso l’iPad di terza generazione è molto più costoso da costruire del modello precedente tanto che iSuppli stima l’aumento del prezzo che Apple paga in materiali tra il 20 e il 21%, anche se i margini di profitto sono ancora molto ampi decisamente superiori a quelli di altri produttori concorrenti. Va anche tenuto conto che analisi come quella di iSuppli tenegono conto dei soli componenti e non di voci quali licenze software, royalties, costi di spedizione, margine per il distributore internazionale, margine per i distributori locali, margine dei rivenditori finali e marketing e in questi ambiti Apple è sicuramente in grado di ricavare percentuali di profitto a suo favore anche rispetto a precedenti modelli.
[A cura di Mauro Notarianni]